Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:58
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Mozambico, MSF a TPI: “L’emergenza continua, 1.400 i casi di colera nel paese”

Immagine di copertina

Gli effetti devastanti del ciclone Idai in Mozambico e nelle altre aree colpite continuano a farsi sentire e con la maggior parte delle comunità ancora prive di accesso stabile all’acqua pulita, i bisogni medici rischiano di aumentare. Questo l’allarme lanciato da Medici Senza Frontiere in una nota inviata a TPI.

MSF sta supportando il Ministero della salute locale in particolare nel contenere l’epidemia di colera. Sono ufficialmente 1.400 i casi confermati in tutto il paese, ma le équipe di MSF hanno curato oltre mille pazienti sospetti solo a Beira, e si preparano ad affrontare l’incremento di altre malattie trasmesse dall’acqua, oltre che di malaria, infezioni della pelle e respiratorie.

>> Mozambico, la testimonianza da Beira: “Dopo il ciclone, il colera” | Audio

Secondo i dati ufficiali del governo del Mozambico, 598 persone sono decedute a causa del ciclone nel paese, 1.522 sono i feriti, 112.000 le case distrutte, danneggiate o alluvionate.

Secondo le Nazioni Unite 1,85 milioni di persone hanno bisogno di assistenza urgente. Almeno 131mila persone sfollate hanno trovato riparo in 136 diversi siti e sebbene molte forniture di acqua pubblica siano state reintegrate, la maggior parte delle comunità – ovvero migliaia di persone – non ha ancora un accesso adeguato ad acqua pulita ed elettricità.

Più di 715mila ettari di coltivazioni sono stati spazzati via, proprio all’inizio della stagione dei raccolti. Fuori da Beira, molte aree sono ancora isolate e stanno ricevendo scarsa o nessuna assistenza. Per contenere l’epidemia di colera a Beira, Nhamatanda e Dondo, MSF ha allestito tre centri di trattamento e gestisce un’unità di trattamento in un centro sanitario del Ministero della salute, potendo assistere in questo modo oltre 350 pazienti per volta.

MSF ha anche allestito unità di trattamento da 20 posti letto a Dondo e Tica e una struttura a 10 posti nella località di Buzi e sta inoltre fornendo supporto logistico, tecnico e gestionale al Ministero della salute per la campagna di vaccinazione di massa a Beira, Dondo, Nhamatanda e Buzi.

Nel frattempo, i nostri team di potabilizzazione dell’acqua stanno installando nuovi punti di distribuzione – di cui uno a Chingasura, uno dei quartieri di Beira più colpiti dall’epidemia, e un altro a Dombe a beneficio dei campi sfollati nell’area – mentre le équipe di promozione della salute raggiungono le comunità per spiegare alle persone come purificare l’acqua che hanno a disposizione, le buone pratiche per evitare il contagio e cosa fare se emergono sintomi della malattia.

Oltre al colera, gli estesi danni alle infrastrutture sanitarie e alle forniture mediche richiedono ancora un notevole sforzo per ripristinare il funzionamento del sistema sanitario e garantire alle persone la possibilità di ricevere cure mediche di base, materno-infantili o per malattie croniche come HIV e Tubercolosi.

Fin dai primi giorni dell’emergenza MSF ha avviato una risposta massiva nell’area e oggi conta 120 operatori locali che lavoravano con MSF a Beira prima del ciclone, oltre 500 operatori locali reclutati specificamente per l’emergenza, oltre 170 operatori internazionali arrivati da altri paesi africani e dal resto del mondo. Più di 100 le tonnellate di forniture mediche e logistiche arrivate via cargo aerei.

È possibile sostenere le attività MSF per le popolazioni colpite dal ciclone Idai attraverso il nostro Fondo Emergenze sul sito: www.msf.it/ciclone

Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Esteri / Oms: “Oltre 1.000 persone sono morte a Gaza in attesa di un’evacuazione medica dal luglio 2024”
Esteri / L’indiscrezione: “Grecia, Israele e Cipro valutano una forza militare congiunta nel Mediterraneo”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Piogge torrenziali, raid aerei e aiuti in ritardo: la tregua con Israele regge ma a Gaza si continua a morire
Esteri / Il discorso di Trump agli Usa: “Ho ereditato un disastro ma ora l’America è tornata”
Esteri / Iran, condannato a morte per “corruzione sulla Terra”: ora il pugile Mohammad Javad Vafaei Sani rischia l’esecuzione
Esteri / Putin minaccia: “La Russia raggiungerà tutti gli obiettivi in Ucraina. Con la diplomazia o con la forza”