In Valcamonica la street art incontra la natura

Si è appena conclusa la seconda edizione di Wall In Art. Muri d’arte nella Valle dei Segni, che ha visto protagonisti gli street artist Gaia, OZMO e 2501
Si è appena conclusa la seconda edizione di WALL IN ART. Muri d’arte nella Valle dei
Segni, che sotto la direzione artistica di OZMO e il coordinamento di
Sergio Cotti Piccinelli e Simona Nava ha visto protagonisti gli street artist
Gaia, OZMO e 2501 in Valle Camonica.
Gaia, OZMO e 2501 hanno lavorato nei comuni di Monno, Vezza
d’Oglio e Paspardo, lasciando, in un ideale passaggio di testimone, il loro “segno”, in un territorio unico al
mondo, che vanta un patrimonio di oltre 250mila incisioni rupestri, realizzate
a partire dall’ottavo millennio avanti Cristo.
L’opera di Gaia, dal titolo The Human Condition, è una celebrazione della condizione del
migrante vista da diversi contesti storici, un empatico promemoria della
necessità di migrare.
L’opera raffigura due migranti italiani a Ellis Island
fotografati da Lewis Hine, accanto a loro San Cristoforo, il protettore dei
viandanti che intraprendono itinerari difficili e pericolosi, porta sulla
schiena Gesù bambino avvolto in una coperta, simile a quella data ai profughi
del Mediterraneo per prevenire l’ipotermia, che si risolve nel busto
reliquiario di Carlo Magno.
OZMO lavora dipingendo e modificando immagini e simboli
trovati o rubati da internet, giocando in maniera ambigua con i rimandi alle
tradizioni e leggende del luogo in cui si trova a operare. Il lavoro realizzato
per Wall in Art sulle pareti della
Casa del Parco di Vezza d’Oglio ci interroga sul nostro immaginario e sul
rapporto con la natura attraverso elementi che alludono alla storia, alle
leggende e miti camuni: il Sant’Onofrio, l’uomo primitivo, San Glisente e
l’orso e l’uomo selvatico.
2501 ha invece lavorato sui concetti di dualismo e scomposizione/compenetrazione
delle forme: partendo dall’antico simbolo della rosa camuna, una delle più
antiche incisioni rupestri della Valle Camonica, giunge a una estrema
stilizzazione delle forme, segnando una continuità con artisti e designer –
come Bruno Munari e Bob Noorda – che si sono confrontati con questo simbolo.
Il progetto WALL IN
ART. Muri d’arte nella Valle dei Segni è promosso dal Distretto Culturale
di Valle Camonica e dal Gruppo Istituzionale di Coordinamento del Sito Unesco
n.94 – “Arte rupestre della Valle Camonica”, in collaborazione con il Parco
dell’Adamello e con i Comuni di Monno, Vezza d’Oglio e Paspardo; con il
sostegno della Comunità Montana di Valle Camonica e del Consorzio Comuni BIM di
Valle Camonica, con il patrocinio della Fondazione della Comunità Bresciana
Onlus e la collaborazione del Liceo Artistico di Breno.