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Il primo museo sottomarino d’Europa

Immagine di copertina

Verrà inaugurato oggi a Lanzarote, nelle Canarie, grazie alle opere di uno scultore britannico che realizza statue da collocare sotto la superficie del mare

Nelle acque di Lanzarote, isola spagnola delle Canarie situata
a ovest del Marocco, l’artista britannico Jason deCaires Taylor ha realizzato il primo museo sottomarino d’Europa, che aprirà le sue “porte” martedì 10 gennaio.

S&D

Il Museo Atlàntico – questo il suo nome – si trova a circa
15 metri sotto la superficie dell’oceano, e vede “esposte” una serie di
sculture contemporanee scolpite da deCaires Taylor rappresentanti diverse
tipologie di soggetti. Uno dei temi affrontati dalle opere, in questo caso
espressamente situate tra Europa e Africa dall’autore, è quello del dramma dei
migranti e delle tante morti in mare degli ultimi anni.

C’è per esempio l’opera intitolata La zattera di Lampedusa, scultura
di una barca con 13 rifugiati a bordo, che cita espressamente La zattera della
Medusa
, celebre dipinto di Théodore Géricault del 1818 esposto al Louvre.

Anche
in quel caso veniva rappresentata una tragedia in mare: i sopravvissuti al
naufragio della nave francese Méduse
stipati su una zattera, che nella scultura è stata sostituita da un gommone.

L’artista, nato nel 1974, non è nuovo a questo genere di
installazioni subacquee, che porta avanti dal 2006, e che ha avuto modo di
realizzare anche in acque metropolitane, come nel caso dell’opera The Rising
Tide
, con quattro “cavalieri dell’Apocalisse” piazzati sotto il
livello dell’acqua nel Tamigi, vicino al parlamento britannico.

Il suo lavoro su più larga scala è però quello fatto per il
primo e finora unico museo sottomarino del mondo, il Museo Subacuàtico de Arte
di Cancùn, Messico.

Qui è possibile trovare le circa 500 statue dell’opera The
Silent Evolution
, scolpite rifacendosi agli abitanti del vicino villaggio di
Puerto Morelos. Secondo l’artista, spesso si è abituati a guardare oltre il mare, verso l’orizzonte, e non
al suo interno, mentre esplorare in tenuta da sub le profondità marine è
qualcosa in grado di riconnettere con la natura e con il senso di sacralità
dell’oceano.

Sono migliaia le persone che hanno finora visitato il museo
sottomarino messicano pagando i circa 7 euro dell’ingresso, e l’artista spera
che lo stesso possa accadere con quello europeo ancora, che apre oggi 10 gennaio 2017.

Col tempo le sculture, tutte con superficie a PH neutro e non dannose per l’ambiente, hanno in qualche modo preso vita, con
alghe, molluschi e varie forme di vita marina che hanno dato colore alle forme
iniziali, in alcuni casi in luoghi che prima erano invece privi di un
ecosistema acquatico visibile. 

Su TPI alcune immagini di queste straordinarie sculture.

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