In migliaia in piazza contro l’accordo di libero mercato tra Europa e Stati Uniti
Secondo i detrattori del Transatlantic Trade and Investment Partnership, l'accordo andrebbe contro gli interessi dei lavoratori
Migliaia di persone hanno manifestato nelle piazze più importanti d’Europa, sabato 10 ottobre, contro il Transatlantic Trade and Investment Partnership (TTIP), l’accordo di libero scambio tra l’Unione europea e gli Stati Uniti. Secondo gli organizzatori della protesta, tra cui diverse organizzazioni della società civile come Greenpeace, Oxfam e la Confederazione dei sindacati tedeschi, l’intesa che Europa e America vorrebbero trovare entro fine anno sarebbe antidemocratica e minaccerebbe la sicurezza dei lavoratori europei, oltre che quella dei cibi e del benessere ambientale.
A Berlino 250mila persone avrebbero preso parte alla manifestazione, secondo i sindacati, anche se la polizia sostiene di aver contato 100mila manifestanti. Centinaia di autobus e shuttle hanno accompagnato i dimostranti nella capitale tedesca, che si è riempita di cartelli e installazioni contro il TTIP.
Il TTIP costituirebbe l’accordo di libero scambio più esteso al mondo e riguarderebbe 800 milioni di consumatori. Secondo i sostenitori della proposta, la rete di scambio garantirebbe al mercato europeo e a quello statunitense di estendersi, aumentando i posti di lavoro. La Commissione europea sostiene che il TTIP comporterebbe anche un aumento del Pil di quasi 120 miliardi di euro all’anno, a partire dal 2027.
I detrattori dell’accordo sostengono, al contrario, che esso andrà contro i diritti dei lavoratori, portando come esempio i risultati dell’intesa raggiunta tra Stati Uniti, Canada e Messico nel 1994, che portò un milione di lavoratori statunitensi alla perdita del posto di lavoro. I manifestanti ritengono, inoltre, che il TTIP garantirà alle multinazionali molto più potere di quello che detengono attualmente, a discapito dei consumatori e delle piccole aziende.
Le trattative, in corso dal 2013, sono state per lo più segrete e una prima grande manifestazione di protesta aveva avuto luogo in tutte le città europee principali il 18 aprile 2015.
Nel mese di settembre, il commissario dell’Unione europea al Commercio Cecilia Malmstrom e il rappresentate statunitense Mike Froman si erano accordati per accelerare le negoziazioni e avevano proposto l’eliminazione delle tariffe doganali per il 97 per cento dei prodotti.
Qui, tutto ciò che c’è da sapere sul Transatlantic Trade and Investment Partnership senza giri di parole.