Per il suo progetto Unequal
Scenes, il fotografo statunitense Johnny Miller ha utilizzato un drone per
dimostrare le disuguaglianze tra classi sociali che ancora esistono in Sudafrica,
e che si riflettono perfettamente sulla geografia delle città.
Dopo aver vinto una borsa di studio che lo ha portato a
Città del Capo, Miller ha avuto modo di confrontarsi con un paese che più di
tutti ha avuto una lunga storia di razzismo istituzionale e segregazione. Il
fotografo ha quindi voluto affrontare questo tema da una prospettiva diversa, e
lo ha fatto in modo letterale: ha portato la sua macchina da presa a decine di
metri di altezza grazie a un drone, e da lì ha fotografato la visibile
differenza tra i quartieri della città.
La pianificazione territoriale e l’architettura della città
sono state infatti realizzate in un periodo in cui l’apartheid era ancora
vigente nel paese, ed erano quindi chiare le cesure tra zone abitate da bianchi
e zone abitate da neri.
Miller, che comunque ha conosciuto le tensioni razziali
degli Stati Uniti, afferma che in Sudafrica la situazione sia decisamente
peggiore in quanto a disuguaglianze: “Certi quartieri sono un inferno urbano. C’è
la malattia, il crimine, la disoccupazione, la rabbia, l’assenza di speranza. E
in alcuni casi, proprio alla porta accanto ci sono tutti i piaceri della vita.
Internet. Automobili. Comfort. Piscine. Lavoro. Speranza. Ecco perché penso che
sia importante iniziare a parlarne: la situazione è insostenibile”.
Grazie alla fotografia, Miller ha potuto offrire una prova
tangibile di queste differenze: “Le disuguaglianze nel modo in cui le persone
vivono a volte sono difficili da vedere da terra. La bellezza di volare sta nel
poter vedere le cose da una nuova prospettiva, vedere le cose come sono davvero”.
È possibile seguire il progetto di Johnny Miller sul suo sito, sulla sua pagina Facebook, su YouTube e su Twitter.