I munduruku non lasceranno la loro terra
Il governo brasiliano vuole costruire una diga idroelettrica di 9,9 miliardi di dollari nelle terre appartenenti alla tribù dei munduruku
Il Brasile vuole inondare la terra lungo il fiume Tapajós, uno dei più importanti affluenti del Rio delle Amazzoni, per costruire una diga idroelettrica di 9,9 miliardi di dollari – la São Luiz do Tapajós. La tribù dei munduruku non vuole. Quella terrà è loro.
I 13mila munduruku che abitano in queste terre sostengono che è un loro diritto costituzionale rimanere lì. E sono disposti a difenderlo fino alla morte.
Per secoli le “formiche rosse”, così vengono chiamati i munduruku, hanno difeso il loro territorio attaccando brutalmente le tribù rivali e i colonizzatori. Le teste mozzate dei loro avversari venivano poste su lance e servivano a marcare i confini del loro territorio e intimidire i nemici.
Oggi è cambiato il metodo ma non lo scopo: i munduruku non tagliano teste, ma affiggono cartelli in legno nella loro lingua natìa su tronchi d’albero; con la vernice rosso sangue, ricordano a tutti a chi appartiene quella terra.
Per molto tempo, il fiume Tapajós è stato santificato da questa tribù, ma, secondo il governo brasiliano, è necessario portare avanti il progetto per la diga. São Luiz do Tapajós è infatti solamente una delle sette dighe in programma per questo fiume. Il tutto fa parte di una strategia più ampia del governo per rispondere alla crescente domanda di energia nel Paese.