I bambini dello Yemen in fin di vita a causa della fame

I bombardamenti dell’Arabia Saudita, il blocco navale e la crisi economica hanno causato una gravissima crisi alimentare
Centinaia di bambini emaciati e malnutriti combattono tra la vita e la morte nelle corsie degli ospedali dello Yemen.
La guerra civile che si protrae da 18 mesi e il blocco navale stanno creando le condizioni perché la più povera nazione della penisola arabica sia colpita da una catastrofica carestia, che ha colpito circa la metà dei 28 milioni di abitanti.
A essere in pericolo, sono soprattutto i bambini, molti dei quali, circa un milione e mezzo, secondo l’allarme lanciato dalle Nazioni Unite, soffrono di forme di malnutrizione e 370mila sono in pericolo di vita a causa degli effetti della fame.
La maggior parte dei bambini sotto i cinque anni in Yemen, come ha fatto notare il World Food Programme, soffrono di disturbi della crescita a causa della malnutrizione cronica.
La Banca centrale yemenita non ha denaro da investire nell’acquisto e nell’importazione di derrate alimentari, che comunque potrebbero difficilmente arrivare perché le nazioni della coalizione militare a guida saudita che combatte i ribelli Houti hanno messo in atto un blocco navale che impedisce alle navi di raggiungere i principali porti della nazione.
Dopo un anno dallo scoppio del conflitto, le strutture ospedaliere in tutto il paese hanno registrato una significativa carenza di medicinali. Questo ha comportato che milioni di persone che vivono in queste aree non possono accedere alle cure mediche per la mancanza di medicine e trattamenti specifici.
Inoltre, decine di strutture mediche sono state bombardate mentre quelle sfuggite alla distruzione sono a corto di carburante per mantenere i generatori in funzione.
Gli effetti sono facilmente visibili nelle corsie degli ospedali come quello di Thawra, dove si rivolgono centinaia di genitori per soccorrere i loro bambini affamati in pericolo di vita.
Ad aprile arrivavano circa 10-20 bambini a settimana per ricevere cure, ma solo nell’ultimo mese ne sono arrivati 120. Tra loro c’è Salem Issa, un bambino di sei anni così emaciato da sembrare più piccolo della sua età malato così gravemente malato che adesso non può più mangiare ed è nutrito con i macchinari.
Secondo le associazioni umanitarie presenti in Yemen, solo l’arrivo immediato di aiuti umanitari, la ristrutturazione della banca centrale e l’interruzione dei bombardamenti sui civili potrebbero evitare che crisi peggiori.