Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 17:12
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Brexit, l’Unione europea dà a Boris Johnson un ultimatum: “12 giorni per presentare un piano”

Immagine di copertina

Brexit, l’Unione europea dà a Boris Johnson un ultimatum: “12 giorni per presentare un piano”

Ultimatum a Boris Johnson sulla Brexit. Il Regno Unito ha tempo fino alla fine di settembre, 12 giorni da oggi, per presentare alla Ue un piano. A dare l’ultimatum, a poco più di un mese dalla data della Brexit, è il premier finlandese, presidente di turno della Ue. Dopo quella data “sarà tutto finito”, dice Antti Rinne, premier della Finlandia, alla Bbc. La deadline è stata concordata con il presidente francese Emmanuel Macron.

La risposta di Downing Street sull’ultimatum della Brexit, non si fa attendere. Fonti dicono che le proposte britanniche saranno fatte “a tempo debito”.

Il premier britannico Johnson si era dato come orizzonte temporale il prossimo 17 ottobre, in occasione del vertice della Ue, come data per trovare un accordo consensuale tra Londra e Bruxelles. Aveva tuttavia aggiunto di essere pronto comunque a un’uscita senza accordo entro e non oltre il 31 ottobre.

Secondo quanto afferma Johnson, i colloqui con la Ue stanno proseguendo, e sul tavolo ci sono piani per superare la clausola di backstop sull’Irlanda del Nord, che ha fatto sì che l’accordo negoziato dall’ex premier Theresa May fosse bocciato in Parlamento.

L’ipotesi del no deal, portata avanti spavaldamente da Johnson, è guardata con grande timore dalla Ue. “Abbiamo bisogno di soluzioni giuridicamente operative per rispondere a ciascuno dei problemi che la Brexit causerebbe. Siamo sempre disponibili ad ascoltare qualsiasi proposta britannica e lavorarci giorno e notte”, ha detto nelle scorse ore il negoziatore dell’Ue per la Brexit, Michel Barnier, durante un dibattito al Parlamento europeo. “Sin dall’inizio abbiamo voluto un recesso ordinato, molto più importante di un no deal. Non dovete sottovalutare gli effetti di un no deal per il Regno Unito e per noi”.

E sulla questione spinosa del backstop ha aggiunto: “Il backstop, la rete di sicurezza, è fondamentale perché in Irlanda la Brexit causa il maggior numero di problemi e maggiori rischi”.

“In Irlanda c’è una situazione politica specifica, legata ad una storia tragica. La ragione della nostra insistenza sul backstop non è mai stata una questione ideologica ma pragmatica. L’Ue non vuole il ritorno di una frontiera fisica ma che vengano tutelati gli accordi del Venerdì santo, mantenendo l’integrità del nostro mercato unico ed infine sostenere l’economia dell’intera isola”, ha specificato Barnier.

Johnson rispetterà l’ultimatum sulla Brexit dato da Bruxelles? Le ore intanto scorrono veloci.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Esteri / Oms: “Oltre 1.000 persone sono morte a Gaza in attesa di un’evacuazione medica dal luglio 2024”
Esteri / L’indiscrezione: “Grecia, Israele e Cipro valutano una forza militare congiunta nel Mediterraneo”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Piogge torrenziali, raid aerei e aiuti in ritardo: la tregua con Israele regge ma a Gaza si continua a morire
Esteri / Il discorso di Trump agli Usa: “Ho ereditato un disastro ma ora l’America è tornata”
Esteri / Iran, condannato a morte per “corruzione sulla Terra”: ora il pugile Mohammad Javad Vafaei Sani rischia l’esecuzione
Esteri / Putin minaccia: “La Russia raggiungerà tutti gli obiettivi in Ucraina. Con la diplomazia o con la forza”