Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:31
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Stati Uniti, Nancy Pelosi: “No al discorso sullo Stato dell’Unione fino alla fine dello shutdown”. Il presidente: “Troveremo un’alternativa”

Immagine di copertina

La terza carica dello stato, e speaker della Camera, non ha autorizzato il Tycoon a tenere l'intervento previsto il 29 gennaio a causa dello shutdown. "È una sua prerogativa, terrò il discorso quando lo Shutdown sarà terminato", ha risposto Trump

Il presidente Donald Trump ha ceduto. Dopo le pressioni dello speaker della Camera dei rappresentanti, Nancy Pelosi, il Tycoon ha annunciato il rinvio del discorso sullo Stato dell’Unione previsto per il 29 gennaio. “Farò il discorso quando lo shutdown finirà”, ha annunciato su Twitter l’inquilino della Casa Bianca. Pelosi gli aveva negato la possibilità di tenere alla Camera l’intervento sul bilancio dell’anno e sulle prospettive future “perché il governo è chiuso” per mancanza di fondi.

 

Se inizialmente aveva ipotizzato soluzioni alternative, Trump ha deciso di rinviare anche per non perdere l’audience da record che la solennità della Camera, un appuntamento tradizionale con l’elettorato, gli garantisce. Nel 2018 il suo discorso sullo Stato dell’Unione era stato ascoltato da 47,74 milioni di americani.

Il braccio di ferro con i democratici, che il miliardario ha accusato di non essere interessati alla sicurezza del paese, riguarda i 5,7 miliardi di dollari chiesti dal presidente nel bilancio del governo per finanziare la costruzione del Muro al confine con il Messico. Una richiesta non accettata che ha portato allo shutdown più lungo della storia americana.

Mercoledì 23 gennaio, tredici manifestanti, in prevalenza rappresentanti sindacali dei lavoratori federali, sono stati arrestati per un sit-in di protesta in Senato, davanti all’ufficio del leader di maggioranza, il repubblicano Mitch McConnell. “Vogliamo lavorare”, hanno urlato mentre controllori del traffico aereo, piloti e assistenti di volo hanno diramato un comunicato allertando sui problemi di sicurezza comportati dal blocco delle attività federali.

Lara Trump, moglie del figlio del presidente Eric Trump e advisor della campagna elettorale del miliardario per il 2020, ha esortato i circa 800.000 lavoratori pubblici senza stipendio da oltre un mese a “restare forti” in questo momento “di leggero dolore”.

Cos’è lo shutdown – Nel lessico giornalistico lo “shutdown”, letteralmente “spegnimento” o “arresto”, indica il blocco delle attività amministrative negli Stati Uniti. Si verifica quando nel Congresso non c’è accordo sull’approvazione dei finanziamenti ai vari dipartimenti e quindi si ha una mancanza di fondi per le spese del Governo federale.

Procedura prevista dall’Antideficiency Act, la dichiarazione di “shutdown” prevede che, senza l’approvazione degli stanziamenti, le attività governative non essenziali debbano essere sottoposte a un blocco fino all’approvazione di un rifinanziamento da parte del Congresso.

Nella storia degli Stati Uniti questa “paralisi amministrativa” è scattata nel 1980, nel 1990, nel 1995, nel 1996, nel 2013 e nel 2018. Il nodo, in quest’ultimo caso, sono state le divergenze interne al Congresso sui 5 miliardi di dollari reclamati dal presidente Donald Trump nel bilancio per la costruzione del muro al confine con il Messico.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Bsw, il partito anti-élites che sconvolge la politica tedesca: “Gli elettori ci votano perché parliamo dei loro problemi”
Esteri / Guida geopolitica per capire Caoslandia: Aldo Giannuli spiega a TPI i rischi di “un mondo acentrico senza un ordine globale”
Esteri / Il virus Marburg spaventa l’Europa: che cos’è, quali sono i sintomi e come si trasmette
Ti potrebbe interessare
Esteri / Bsw, il partito anti-élites che sconvolge la politica tedesca: “Gli elettori ci votano perché parliamo dei loro problemi”
Esteri / Guida geopolitica per capire Caoslandia: Aldo Giannuli spiega a TPI i rischi di “un mondo acentrico senza un ordine globale”
Esteri / Il virus Marburg spaventa l’Europa: che cos’è, quali sono i sintomi e come si trasmette
Esteri / Il virus Marburg spaventa l'Europa, isolati due casi in Germania
Esteri / Gaza: il bilancio delle vittime sale a 41.802. Libano: nuovi raid israeliani a Beirut. Hezbollah lancia razzi sullo Stato ebraico. Onu: "Gli attacchi di Israele hanno costretto alla chiusura 37 strutture sanitarie". Il ministro degli Esteri iraniano: "Cessate il fuoco simultanei in Libano e a Gaza". Khamenei: "Il 7 ottobre fu un attacco legittimo". I Pasdaran minacciano: "Colpiremo impianti energetici israeliani in caso di attacco". Milizia irachena lancia droni sul Golan: uccisi 2 soldati dell'Idf. Yemen: forze armate Usa e Gb bombardano obiettivi Houthi
Cronaca / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Il Regno Unito cede a Mauritius la sovranità sulle Isole Chagos, compreso l’atollo di Diego Garcia usato dagli Usa come base militare
Esteri / La Cia recluta informatori in Cina, Iran e Corea del Nord: “Ecco come potete contattarci”
Esteri / Libano: 9 morti in un raid di Israele su un ospedale nel centro di Beirut. Il governo: "Uccisi più di 40 operatori sanitari e pompieri in tre giorni". Eliminati 100 miliziani di Hezbollah: il gruppo lancia missili e droni sul nord dello Stato ebraico. Uccisi anche 2 soldati libanesi: per la prima volta l'esercito risponde al fuoco dell'Idf. Gaza: 41.788 morti dal 7 ottobre. Joe Biden: "Stiamo discutendo di una possibile risposta israeliana contro gli impianti petroliferi in Iran"
Esteri / Aborto, armi, migranti: com’è andato il primo dibattito tv tra JD Vance e Tim Walz