Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:58
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Spagna, iniziato il processo ai leader indipendentisti catalani: “Ci accusano per motivi politici”

Immagine di copertina
Credit: Afp

Si è aperto a Madrid il processo a carico dei dodici leader che erano alla guida dalla fallita dichiarazione di indipendenza del 2017

È “El proces”, il processo per antonomasia, quello iniziato oggi, martedì 12 febbraio, Madrid a carico di dodici leader indipendentisti catalani che erano alla guida dalla fallita dichiarazione di indipendenza del 2017.

S&D

Un giorno storico, che catalizza l’attenzione, e che vede sedere tra i banchi del Tribunale Supremo nel ruolo di testimoni anche l’ex primo ministro Mariano Rajoy, il presidente del parlamento catalano Roger Torrent e la sindaca di Barcellona Ada Colau.

Nove dei dodici leader catalani sono accusati di ribellione per l’organizzazione del referendum del primo ottobre 2017, proibito dalla corte costituzionale, e si trovavano già da molti mesi in carcere preventivo.

Oltre a Oriol Junqueras, seduto in prima fila, gli accusati sono gli ex consiglieri Jordi Turull, Josep Rull, Joaquim Forn, Raul Romeva, Dolores Bassa, Santi Vila, Carles Mundo’ e Meritxell Borra’s. Anche l’ex presidente del Parlamento Carme Forcadell e i rappresentanti delle associazioni sovraniste Anc e O’mnium Cultural, Jordi Sa’nchez e Jordi Cuixart.

La procura chiede pene che vanno dai 7 ai 25 anni di prigione per i crimini di ribellione, appropriazione indebita e disobbedienza, mentre l’avvocatura dello Stato chiede pene tra i 7 a 12 anni di carcere per l’accusa di sedizione. Il dibattimento andrà avanti per almeno tre mesi: la sentenza è attesa per l’estate.

Il primo a intervenire è stato l’avvocato di Oriol Junqueras e Raul Romeva, ex «ministro» degli esteri della Generalitat, Andreu Van den Eynde: “È un processo che giudica le scelte politiche”, ha dichiarato l’avvocato di Oriol Junqueras e Raul Romeva, ex ministro degli esteri della Generalitat, Andreu Van den Eynd. Gli imputati parleranno a partire giovedì.

In uno dei giorni più importanti per la politica spagnola, trasmesso anche in diretta televisiva, non c’è Carles Puigdemont. È il grande assente, lui che era stato il principale protagonista del tentativo di secessione, e ha chiesto che scenda in campo l’Unione Europea contro quello che considera un processo politico.

“Assistiamo a un processo che non avrebbe mai dovuto esserci. Lo Stato ha avuto l’opportunità di evitarlo. Confido che alla fine si eserciti l’opportunità che ha ancora lo Stato spagnolo, quella di emettere una sentenza giusta, che è l’assoluzione”, ha dichiarato da Berlino, dove si è rifugiato.

“Mi chiedo perché l’Unione  appaia più preoccupata dal Venezuela che da quel che accade oggi a Madrid: abbiamo bisogno di una voce chiara dall’Ue in difesa dei diritti dell’uomo e dei diritti fondamentali del mondo. Quel che accade a Madrid deve interessare tutti i democratici del mondo”, ha aggiunto.

Fuori dal tribunale, la tensione è alta. La polizia ha blindato la zona e davanti al Tribunale si sono radunati manifestanti catalani e dell’estrema destra.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Gaza: oltre 34.180 morti. Hamas chiede un'escalation su tutti i fronti. Tel Aviv nega ogni coinvolgimento con le fosse comuni di Khan Younis. Libano, Idf: "Uccisi due comandanti di Hezbollah". Il gruppo lancia droni su due basi in Israele. Unrwa: "Impedito accesso ai convogli di cibo nel nord della Striscia"
Esteri / Gaza, caso Hind Rajab: “Uccisi anche i due paramedici inviati a salvarla”
Esteri / Suoni di donne e bambini che piangono e chiedono aiuto: ecco la nuova “tattica” di Israele per far uscire i palestinesi allo scoperto e colpirli con i droni
Ti potrebbe interessare
Esteri / Gaza: oltre 34.180 morti. Hamas chiede un'escalation su tutti i fronti. Tel Aviv nega ogni coinvolgimento con le fosse comuni di Khan Younis. Libano, Idf: "Uccisi due comandanti di Hezbollah". Il gruppo lancia droni su due basi in Israele. Unrwa: "Impedito accesso ai convogli di cibo nel nord della Striscia"
Esteri / Gaza, caso Hind Rajab: “Uccisi anche i due paramedici inviati a salvarla”
Esteri / Suoni di donne e bambini che piangono e chiedono aiuto: ecco la nuova “tattica” di Israele per far uscire i palestinesi allo scoperto e colpirli con i droni
Esteri / Francia, colpi d'arma da fuoco contro il vincitore di "The Voice 2014": è ferito
Esteri / Gaza, al-Jazeera: "Recuperati 73 corpi da altre tre fosse comuni a Khan Younis". Oic denuncia "crimini contro l'umanità". Borrell: "Israele non attacchi Rafah: provocherebbe 1 milione di morti". Macron chiede a Netanyahu "un cessate il fuoco immediato e duraturo". Erdogan: "Evitare escalation". Usa: "Nessuna sanzione per unità Idf, solo divieto di ricevere aiuti"
Esteri / Raid di Israele su Rafah: ventidue morti tra i quali nove bambini
Esteri / Influenza aviaria, la preoccupazione dell’Oms per la trasmissione tra umani
Esteri / Media: “Hamas valuta l’ipotesi di lasciare il Qatar”. Bombardata in Iraq una base filo-iraniana
Esteri / Israele ha lanciato un attacco contro l’Iran: colpita una base militare a Isfahan. Media: “Teheran non pianifica una ritorsione immediata”. Blinken: "Usa non coinvolti"
Esteri / Germania, arrestate due spie russe che preparavano sabotaggi