Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:58
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

I Paesi Bassi sono in parte responsabili dell’uccisione di 300 musulmani a Srebrenica

Immagine di copertina

La Corte di appello del Tribunale dell'Aja ha stabilito che le truppe olandesi mandarono queste persone a morte certa nel massacro della cittadina bosniaca del 1995

Il 27 giugno la Corte di appello del Tribunale dell’Aja ha annunciato che i Paesi Bassi sono in parte responsabili della morte di circa 300 persone musulmane che, nel luglio del 1995, furono espulse da una base delle Nazioni Unite occupata dalle truppe olandesi dopo che la zona circostante la cittadina bosniaca di Srebrenica era stata invasa dalle truppe serbo-bosniache.

La sentenza della Corte d’Appello dell’Aja conferma una decisione del 2014 secondo cui le forze di pace olandesi non potevano non sapere che le persone in cerca di rifugio nel villaggio di Potočari sarebbero state uccise dalle truppe serbo-bosniache una volta espulsi dalla base Onu.

Lo Stato olandese dovrà versare un risarcimento alle famiglie delle vittime, pari al 30 per cento dei danni subiti dalle donne e dagli uomini e giovani, mandati a morte certa.

La presidente della Corte d’Appello, Gepke Dulek, ha detto che questi danni saranno quantificati in una udienza successiva.

Il genocidio di Srebenica

Nel luglio 2015, a Srebrenica – cittadina dell’attuale Bosnia-Erzegovina – compiva il massacro più brutale e sanguinoso dalla fine della seconda guerra mondiale. Oltre 8.300 uomini e ragazzi bosniaci – in gran parte musulmani – furono sterminati dall’esercito serbo-bosniaco.

Dal 1995 a oggi sono state ritrovate 233 fosse comuni, in cui erano stati nascosti i corpi delle vittime di Srebrenica. Oggi oltre 6mila vittime sono seppellite nel memoriale di Potocari. Di alcune sono state ritrovate solo alcune ossa, ma per i familiari è importante avere un luogo in cui recarsi a piangere e ricordare i propri cari.

Secondo l’Istituto bosniaco delle persone scomparse, mancherebbero ancora all’appello i corpi di 1.200 vittime.

La strage di Srebrenica avvenne sotto l’occhio delle Nazioni Unite e delle grandi potenze internazionali, ma nessuno intervenne. Secondo quanto rivelano nuove indagini, le tre grandi potenze occidentali all’epoca – Regno Unito, Stati Uniti e Francia – sapevano che le truppe serbo-bosniache erano pronte a commettere un massacro. I caschi blu dell’Onu si trovavano in Bosnia, in quel momento. Ma nessuno mosse un dito.

Nel 2000, in occasione del quinto anniversario del massacro, Kofi Annan – l’allora Segretario generale dell’Onu – ammise gli errori commessi dalla comunità internazionale durante la guerra in Bosnia, dicendo che la tragedia di Srebrenica “avrebbe macchiato per sempre la storia delle Nazioni Unite“.

– LEGGI ANCHE: Cosa resta di Srebrenica

Il boia di Srebrenica, Radovan Karadzic, condannato per genocidio
Io, sopravvissuto a Srebrenica, vi dico che la storia si sta ripetendo ad Aleppo
Ti potrebbe interessare
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Ecco cosa ho visto nella Cisgiordania strangolata dal regime di Netanyahu (di L. Boldrini)
Esteri / Trump fa pubblicare sul sito della Casa Bianca un registro degli articoli "falsi e fuorvianti"
Ti potrebbe interessare
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Ecco cosa ho visto nella Cisgiordania strangolata dal regime di Netanyahu (di L. Boldrini)
Esteri / Trump fa pubblicare sul sito della Casa Bianca un registro degli articoli "falsi e fuorvianti"
Esteri / Arrestati l'ex ministra Mogherini e l'ex ambasciatore Sannino: "Frode sui programmi di formazione per giovani diplomatici"
Esteri / Chi è l’ammiraglio Cavo Dragone, che ipotizza un “attacco preventivo” della Nato contro la Russia
Esteri / Unhcr lancia la campagna “Emergenza Inverno”: la testimonianza di Hamoud, padre di quattro figli in Siria
Esteri / Il New York Times pubblica un articolo sulla salute di Trump, lui si infuria: "Sto benissimo"
Esteri / La Corte Ue: “Il matrimonio gay celebrato in un Paese membro va riconosciuto”
Esteri / Il prezzo della pace tra Ucraina e Russia: ecco cosa prevedono il piano Trump e la controproposta europea
Esteri / Zohran Kwame Mamdani, un socialista a New York