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Home » Esteri

“Era ossessionato dalla mia verginità, mi ha rapita e stuprata ininterrottamente per sei mesi. Volevo suicidarmi”

Immagine di copertina

L'orribile storia di Sunny, segregata in casa dal suo stupratore quando aveva 17 anni

Rapita e stuprata a 17 anni da un uomo ossessionato con la verginità

Sunny aveva 17 anni quando il suo rapitore 40enne l’ha rapita, stuprata, e tenuta in cattività in una casa di campagna per sei mesi, riducendola a schiava.

L’uomo era ossessionato dalle ragazze ancora vergini, e dopo aver incontrato Sunny non l’ha più lasciata andare.

Prima l’ha minacciata, e obbligata a farsi dare il suo numero di telefono.

Poi ha iniziato ad apparire fuori dalla sua abitazione minacciandola di bruciare i genitori con l’acido se non faceva quello che lui desiderava.

In seguito ha iniziato a pedinarla, e a stuprarla per strada in macchina occasionalmente.

Infine l’uomo ha deciso di ingannare la famiglia di Sunny e convincere i genitori che i due stavano insieme, così da portare la ragazza a vivere con lui.

A quel punto è iniziato il vero inferno, in cui Sunny veniva stuprata ogni giorno, rinchiusa in una stanza con un letto e la tv, e costretta a fare tutto quello che il sadico uomo desiderava.

Sunny ha raccontato a un emittente televisivo britannico di stare così male da desiderare di morire.

“Mi faceva fare cose disgustose e mi sottomesseva: chiamavo quella casa la casa delle torture”.

“Sono arrivata al punto in cui continuavo a cercare di suicidarmi, e lo pregavo di uccidermi. Ogni volta che mi torturava, volevo solo che tutto finisse”, racconta Sunny.

Poi nel 1997, la donna, che ora ha 41 anni e ha racchiuso la sua storia nel libro “Wings” (Ali), è riuscita a scappare, approfittando del fatto che l’uomo si fosse scordato di chiudere a chiave la porta di casa.

Ma l’odissea non è finita subito, perché il rapitore è riuscito a ritrovare Sunny, nel frattempo tornata a casa dei suoi, “e stuprarla per l’ultima volta in macchina”.

Infine lo stupratore ha lasciato il Paese senza mai essere processato o apparire in tribunale.

L’unico modo che ha Sunny di stare meglio e superare il dolore, è quello di raccontare la sua storia e trasmettere il coraggio di reagire a chi come lei ha subito drammatiche esperienze simili alle sue.

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