Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 15:52
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

“Cercavano la felicità”: chi erano il papà e la bambina annegati al confine tra Messico e Stati Uniti

Immagine di copertina
Óscar Alberto Martínez Ramírez con la figlia Valeria. Credit: María Estela Ávalos/The Washington Post/AP

Padre figlia annegati chi erano

Cercavano una vita migliore e la cercavano negli Stati Uniti, la terra promessa. Così raccontano i familiari di Oscar e Valeria, il papà e la bambina trovati morti lunedì 24 giugno giugno al confine tra Messico e Stati Uniti, annegati nel fiume Rio Grande.

La foto dei due corpi senza vita e senza volto stretti in un abbraccio ha indignato il mondo intero. Quella di Óscar Alberto Martínez Ramírez e della sua bambina è la storia di tanti migranti messicani che cercano la felicità al di là del confine.

Guardate questa foto e abbiate il coraggio di denunciare il cattivismo di chi alza i muri (di L. Telese)

Valeria non aveva nemmeno due anni, amava ballare, giocare con i suoi peluche e pettinare la mamma. Óscar aveva 25 anni e lavorava quasi tutto il giorno, era arrivato a vendere la sua moto e a prendere in prestito del denaro per portare la sua famiglia dall’altra parte del confine. Dal Salvador agli Stati Uniti, dove Óscar, Valeria e Vanessa avrebbero iniziato la loro seconda vita, all’insegna della sicurezza e delle opportunità negate loro nel paese natale.

Padre figlia annegati chi erano | Volevano un futuro migliore

“Volevano un futuro migliore per la loro bambina”, ha detto al The Washington Post María Estela Ávalos, la madre di Vanessa. Hanno viaggiato per più di mille miglia e l’idea era quella di arrivare negli Stati Uniti e chiedere asilo, lontano dalla violenza che strazia il loro paese e spinge tanti migranti ogni giorno ad andarsene.

In Messico, però, il ponte al confine con gli Stati Uniti era chiuso quel giorno. I due hanno dovuto buttarsi in acqua. Gli Stati Uniti erano lì, a una manciata di metri, ma la corrente del Rio Grande è stata feroce con Óscar e Valeria. Li ha spazzati via, trascinando via i loro corpi e il loro sogno.

Óscar Alberto Martínez Ramírez, la moglie Vanessa e la figlia Valeria. Credit: María Estela Ávalos/The Washington Post

Padre figlia annegati chi erano | Come Aylan

Il giorno dopo la foto dei loro corpi tra le canne è stata pubblicata dal quotidiano messicano La Jornada, poi dall’Associated Press per fare il giro del mondo e indignare l’umanità. Guardando quell’abbraccio è impossibile non pensare alla foto che nel 2015 straziò le coscienze di tanti, quella del piccolo Aylan, il bambino siriano di tre anni trovato morto su una spiaggia turca.

Come si legge sul The Washington Post, due le catastrofi che hanno colpito Óscar e la sua bambina: l’acqua del Rio Grande e un sistema di asilo impreparato ad accogliere chi scappa dall’America centrale.

La foto è diventata presto il simbolo della crisi umanitaria al confine e per qualcuno rappresenta anche la condanna delle politiche restrittive in fatto di immigrazione portate avanti dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ha tagliato drasticamente il numero dei migranti autorizzati a richiedere l’asilo ogni giorno.

Nessun commento per ora da parte del Department of Homeland Security, né da parte delle autorità doganali. Anzi, dal presidente Trump arrivano le accuse ai democratici: “Se avessimo le giuste leggi che i Democratici non ci lasciano avere, quelle persone non arriverebbero”.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Dalla Russia filtra ottimismo: “Accordo vicino”. Ma no a concessioni sui territori né su truppe Nato in Ucraina
Esteri / Trump fa causa alla BBC per diffamazione e chiede un risarcimento da 10 miliardi di dollari
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Ti potrebbe interessare
Esteri / Dalla Russia filtra ottimismo: “Accordo vicino”. Ma no a concessioni sui territori né su truppe Nato in Ucraina
Esteri / Trump fa causa alla BBC per diffamazione e chiede un risarcimento da 10 miliardi di dollari
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”