Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 10:21
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Messico, concesso l’asilo politico all’ex presidente boliviano Evo Morales

Immagine di copertina

Ad annunciarlo il ministro degli Esteri Marcelo Ebrad

Il Messico ha annunciato di aver concesso asilo politico al presidente dimissionario della Bolivia, Evo Morales. A riportarlo i media messicani.

Secondo quanto riferito l’annuncio è stato fatto dal ministro degli Esteri Marcelo Ebrard. Evo Morales, deposto alla vigilia di quello che molti considerano un colpo di Stato, aveva formalizzato la richiesta nelle scorse ore al governo messicano.

Il presidente della Bolivia ha annunciato le sue dimissioni il 10 novembre, pochi minuti prima delle 17.00 (ore 22 italiane). “Ho l’obbligo di operare per la pace. E mi fa molto male che ci si scontri fra boliviani”, aveva dichiarato mentre si trovava nella città di Chimoré, nel dipartimento di Cochabamba, al centro della Bolivia. “Mi fa male che alcuni comitati civici e partiti che hanno perso le elezioni abbiano scatenato violenze e aggressioni. È per questa ed altre ragioni – aveva poi concluso Morales – che sto rinunciando al mio incarico inviando la mia lettera al Parlamento plurinazionale”.

Ed era stato lo stesso governo messicano la mattina di lunedì 11 novembre, tramite il ministro Ebrard, a offrire rifugio a Morales, dopo avere accolto nei suoi uffici di La Paz una ventina di personalità dell’esecutivo e del Parlamento boliviano. “Difendiamo le libertà e chiediamo il rispetto dell’ordine costituzionale e della democrazia in Bolivia. Il golpe rappresenta un passo indietro per tutto il continente. Faremo in modo che si convochi una riunione urgente dell’Osa per discuterne. No al silenzio”, sono state le parole di Ebrad in un tweet. Il presidente messicano Andres Manuel Lopez Obrador aveva sottolineato la “decisione responsabile” del presidente boliviano di lasciare il suo incarico per “evitare che il popolo fosse esposto alla violenza”.

L’opposizione dell’ex presidente messicano Vicente Fox, invece, non è d’accordo: “Quando un presidente commette errori o abusi deve rinunciare”, e i suoi non hanno nascosto la loro contrarietà a concedere asilo all’ex presiente boliviano.

Bolivia, Morales si dimette ma denuncia “il colpo di Stato”: che cosa sta succedendo
Ti potrebbe interessare
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Ti potrebbe interessare
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno
Esteri / La corsa della Cina alla supremazia tecnologica globale