Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 16:19
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Le locuste stanno devastando l’India |Video

 

In India enormi sciami di locuste stanno attaccando le città entrando nelle case degli abitanti e distruggendo quei pochi raccolti che trovano lungo il loro tragitto. Il Paese, già funestato dagli oltre 150mila casi di coronavirus, si trova a fronteggiare una nuova calamità che aveva recentemente terrorizzato il Pakistan e l’Iran.

Secondo quanto riportato da diversi media erano 25 anni che non si vedeva un attacco simile ed erano anni che gli sciami di locuste non attaccavano diversi stati, come ad esempio il Rajasthan,  con la sua capitale Jaipur che sta riscontrando i danni peggiori, o ancora nel Gujarat, Madhya Pradesh, parti dell’Uttar Pradesh e del Maharashtra dove non si vedevano dal 1974. Inoltre la fine della stagione del raccolto ha fatto in modo che le locuste entrassero nelle città dell’India in cerca di cibo.

Locuste India, i dati FAO

Il danno maggiore riguarda certamente le zone rurali dell’India, laddove i coltivatori sono già schiacciati dal blocco indotto dalle restrizioni causa coronavirus. Secondo la FAO uno sciame di locuste sparse su un’area di un chilometro quadrato può mangiare più cibo di 35.000 persone in un giorno e uno sciame di un chilometro quadrato è composto da circa 40 milioni di locuste. Il che può rendere l’idea di quanto significativo possa essere il danno per le piantagioni indiane. Inoltre, secondo gli esperti, le locuste sono in grado di percorrere circa 150 chilometri al giorno e distruggere almeno 200 tonnellate di vegetazione.

Gli abitanti delle zone colpite hanno postato foto e video su twitter che riprendono gli spostamenti degli insetti capaci di coprire il cielo al punto da farlo diventare grigio. Si vedono terrazze completamente coperte dagli insetti, scale e corrimano inagibili per la presenza delle locuste. Alcuni utenti su Twitter hanno commentato parlando dell'”inizio della fine per l’umanità” o ritenendo il 2020: “L’ultimo anno dell’uomo sulla terra”.

LEGGI ANCHE:

1.Non solo Libia e Siria, anche le locuste potrebbero aggravare la crisi dei migranti 2. Somalia, terrificante invasione di locuste: dichiarata l’emergenza nazionale | VIDEO

Ti potrebbe interessare
Esteri / Dalla Russia filtra ottimismo: “Accordo vicino”. Ma no a concessioni sui territori né su truppe Nato in Ucraina
Esteri / Trump fa causa alla BBC per diffamazione e chiede un risarcimento da 10 miliardi di dollari
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Ti potrebbe interessare
Esteri / Dalla Russia filtra ottimismo: “Accordo vicino”. Ma no a concessioni sui territori né su truppe Nato in Ucraina
Esteri / Trump fa causa alla BBC per diffamazione e chiede un risarcimento da 10 miliardi di dollari
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”