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    Morte Kobe Bryant, chi era il pilota dell’elicottero precipitato

    Secondo le ultime ricostruzioni dell'incidente, la torre di controllo pochi minuti prima dello schianto aveva avvertito il pilota: "Stai volando troppo basso"

    Di Antonio Scali
    Pubblicato il 29 Gen. 2020 alle 08:53

    Kobe Bryant: chi era Ara Zobayan, il pilota dell’elicottero precipitato

    Tra le nove vittime dell’incidente che ha causato la morte di Kobe Bryant c’è anche il pilota dell’elicottero schiantatosi sulle colline di Calabasas, a 30 miglia da Los Angeles. Uno schianto che ha improvvisamente interrotto la vita del campione dell’NBA, di sua figlia Gianna e di altre sette persone. Ma chi era Ara Zobayan, il pilota dell’elicottero della Island Express Helicopters?

    Dalle ultime ricostruzioni emergono nuovi dettagli sull’accaduto e sulle eventuali responsabilità. Quel che è certo è che Zobayan era un pilota esperto ed era abilitato al volo strumentale in condizioni di scarsa visibilità.

    Di Ara Zobayan, d’altronde, “Black Mamba”si fidava ciecamente al punto che non avrebbe mai volato con un altro pilota. Nel corso della sua carriera, il 50enne aveva fatto volare diverse altre celebrità come Kylie Jenner. 

    Domenica il tragico incidente verso Newbury Park, dove le ragazze a bordo avrebbe partecipato a un torneo di basket presso la Mamba Sports Academy. Zobayan però non era di certo uno sprovveduto: possedeva infatti un certificato ATP, il livello più alto per i piloti di aeromobili negli Stati Uniti.

    Dall’ultima conversazione tra Zobayan e la torre di controllo emergono nuovi dettagli sull’accaduto. “Stai volando troppo basso”, questo l’avvertimento arrivato dalla torre di controllo poco prima dello schianto. Sembra infatti che il pilota stesse cercando di alzarsi in quota per evitare la nebbia che in quel momento era così fitta da costringere a terra gli elicotteri della polizia e lo aveva già spinto poco prima a girare sei volte su se stesso sopra lo zoo della città californiana in attesa di un miglioramento della visibilità. Al momento dell’impatto al suolo l’elicottero viaggiava a circa 300 km/h.

    L’ultima comunicazione del pilota arriva alle 9.39: “Possiamo iniziare a virare verso sud-est in direzione della 101?”. “Manovra approvata”, risponde la torre di controllo. “State passando alle condizioni di volo previste dal protocollo VFR?”. “Sì, condizioni VFR, 457 metri da terra” “Grazie, contattate pure Socal sulle loro frequenze per proseguire il vostro volo”.

    Una comunicazione che però non arriverà mai, nonostante poi la torre di controllo abbia tentato più volte a mettersi in contatto con l’elicottero su cui viaggiava Kobe Bryant. Alle 9.44 la comunicazione della torre di controllo al pilota di volare troppo basso. Due minuti più tardi il volo scompare dai radar, probabilmente a causa dello schianto.

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