Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 10:02
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Il giornalista britannico John Cantlie “è ancora vivo e nelle mani dell’Isis”

Immagine di copertina

Più volte il giornalista era stato dato per morto, ma non ci sono mai state conferme né smentite ufficiali

Il giornalista John Cantlie preso in ostaggio nel 2012 dall’Isis mentre era in Siria potrebbe essere ancora vivo, secondo quanto riferito dal ministro britannico alla Sicurezza Ben Wallace.

Secondo le autorità britanniche, il reporter sarebbe ancora nelle mani dei terroristi. Cantlie era in Siria per coprire la guerra quando è stato fatto prigioniero insieme al collega americano James Foley, che fu poi decapitato dall’Isis.

Fin dalla sua cattura, il giornalista è apparso in diversi video del gruppo islamico con indosso gli abiti arancioni tipici dei prigionieri ma le ultime immagini di Cantlie risalgono alla metà di dicembre 2016.

John Cantlie è un reporter esperto: ha coperto i conflitti in Iraq, Afghanistan, Somalia, Libia e Siria, dove è stato rapito due volte. Il primo rapimento risale al luglio 2012: con lui fu catturato anche il fotogiornalista olandese Jeroen Oerleman. I due furono liberati dai ribelli dell’Esercito siriano libero.

Cantlie però aveva fatto ritorno in Siria a novembre del 2012 per continuare a coprire la guerra in corso ed era stato catturato una seconda volta da un gruppo jihadista che lo aveva poi consegnato all’Isis.

Da quel momento, il reporter è comparso in diversi video realizzati dai miliziani ma non si avevano più sue notizie da dicembre del 2016 e si temeva che fosse stato ucciso. Diverse fonti infatti avevano più volte riportato la notizia della sua morte, sempre smentita da altri informatori locali.

Secondo le ultime informazioni risalenti a gennaio 2019, il giornalista sarebbe ancora vivo e si troverebbe nella provincia siriana di Deir ez Zor, l’unica zona in cui l’Isis è ancora attivo.

Leggi anche: Guerra in Siria: i curdi sono sempre più soli, ma la Turchia non li attaccherà
Ti potrebbe interessare
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Ti potrebbe interessare
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno
Esteri / La corsa della Cina alla supremazia tecnologica globale