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Guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah, le ultime notizie. Biden: “Non lasceremo tornare l’Isis”. Soldati israeliani in Siria. Hamas consegna all’Egitto lista di ostaggi da liberare | DIRETTA

Immagine di copertina
Credit: AGF

Diretta live della guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah oggi, lunedì 9 dicembre

Di seguito le ultime notizie di oggi, lunedì 9 dicembre 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas a Gaza, contro Hezbollah in Libano, gli Houthi in Yemen e la crisi in corso con l’Iran in Medio Oriente.

DIRETTA

Ore 9,00 – Hamas consegna all’Egitto lista di ostaggi da liberare – Hamas ha consegnato domenica all’Egitto una lista di ostaggi israeliani suoi prigionieri a Gaza che dovrebbero essere rilasciati nell’accordo con Israele. La lista include nomi di rapiti malati, anziani e feriti, e quattro con cittadinanza americana. Lo riferisce il media del Qatar Al-Araby Al-Jadeed del Qatar, secondo cui le parti stanno dimostrando una volontà “senza precedenti” nei loro sforzi per raggiungere un’intesa e che i mediatori Qatar, Egitto e Stati Uniti stanno supervisionando i colloqui. Ai mediatori è stato inviato anche un elenco di detenuti palestinesi che Hamas vorrebbe scambiare.

Ore 8,00 – Biden: “Non permetteremo il ritorno dell’Isis in Siria” – Colpiti 75 obiettivi Gli Usa non permetteranno all’Isis di ristabilire le proprie capacità in Siria: lo ha detto il presidente Joe Biden parlando alla Casa Bianca. “Siamo consapevoli del fatto che l’isis cercherà di approfittare di qualsiasi vuoto per ristabilire le proprie capacità (in Siria, ndr)…: non lo permetteremo”, ha affermato il presidente. Biden ha poi confermato che ieri “le forze statunitensi hanno condotto decine di attacchi aerei di precisione in Siria, colpendo accampamenti dell’Isis e operatori dell’Isis”. Secondo il Pentagono, sono stati effettuati raid aerei contro “oltre 75 obiettivi” legati al cosiddetto Stato islamico nel Paese.

Ore 7,00 – Nyt: soldati israeliani in Siria, è la prima volta dal 1973 – Le forze di terra israeliane hanno attraversato nel fine settimana la zona demilitarizzata al confine tra Israele e Siria e sono entrate nel Paese per la prima volta dalla guerra dello Yom Kippur dell’Ottobre 1973: lo scrive il New York Times, che cita due anonimi funzionari israeliani. Il dispiegamento è avvenuto nel mezzo dell’avanzata dei ribelli che ieri hanno conquistato Damasco e costretto il presidente Assad a fuggire. Le forze israeliane, secondo le fonti, controllano adesso la cima del Monte Hermon, sul lato siriano del confine, e diverse altre località ritenute essenziali per stabilizzare il controllo dell’area. Sabato scorso, durante una visita al confine con la Siria, Il capo di stato maggiore israeliano Herzi Halevi aveva affermato che l’esercito sta monitorando le forze ribelli per assicurarsi che “non si dirigano nella nostra direzione”. “Stiamo seguendo molto da vicino ciò che sta accadendo” per “assicurarci che non si confondano e non si dirigano nella nostra direzione”, aveva detto Halevi, promettendo in caso di minacce una “risposta difensiva molto, molto forte”. Israele, scrive il Nyt, opera segretamente in Siria da molti anni nell’ambito dell’attuale conflitto con Hezbollah, il gruppo militante libanese sostenuto dall’Iran che ha combattuto in Siria a sostegno del governo di Assad, ora deposto.

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