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Home » Esteri

Guerra Israele-Hamas, le ultime notizie. Netanyahu: “La guerra durerà mesi”. Stati Uniti: “Affondate tre navi Houti nel Mar Rosso, uccisi gli equipaggi” | DIRETTA

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Diretta live della guerra tra Israele e Hamas oggi, domenica 31 dicembre

Le forze armate israeliane hanno riferito di aver intensificato le operazioni di terra nel Sud di Gaza e di aver fatto irruzione nelle postazioni di Hamas nel cuore della città di Khan Yunis. Intanto i mediatori del Qatar hanno riferito a Israele che Hamas ha “accettato in linea di principio” di riprendere i colloqui sul rilascio di circa 40 ostaggi detenuti a Gaza in cambio di una settimana, o due, di pausa nei combattimenti. Di seguito tutti gli aggiornamenti di oggi, domenica 31 dicembre 2023, sulla guerra tra Israele e Hamas.

S&D
DIRETTA

Ore 17 – Israele pronto a consentire navi che portino aiuti diretti a Gaza – Israele è pronto a consentire che le navi portino aiuti alla Striscia di Gaza ”immediatamente” come parte di un corridoio marittimo proposto da Cipro. Lo ha detto il ministro degli Esteri israeliano uscente Eli Cohen alla stazione radiofonica di Tel Aviv 103 FM. Secondo l’accordo, il carico sarebbe sottoposto a un’ispezione di sicurezza nel porto cipriota di Larnaca prima di essere traghettato verso la costa di Gaza, a 110 km di distanza, anziché attraverso i vicini Egitto o Israele.

Ore 16.30 – Netanyahu: “Il destino di Gaza sarà discusso dopo la fine della guerra” – Che accadrà a Gaza? Bisognerà aspettare “il giorno dopo” la fine della guerra ovvero fino alla sconfitta di Hamas. Lo ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu durante una riunione del gabinetto, secondo i media israeliani. “Per poter parlare del dopodomani, bisogna prima arrivare qui – ha aggiunto il premier – Solo l’Idf avrà il controllo. Ovviamente, la Striscia sarà smilitarizzata. Non ci sarà altra potenza tranne Israele”.

Ore 12 – Netanyahu: “Impareggiabile la nostra moralità in guerra” – Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha affermato che Israele ha mostrato una “moralità” senza precedenti nella guerra di Gaza e ha respinto l’accusa del Sudafrica di aver commesso atti “genocidi” nel territorio palestinese. “Continueremo la nostra guerra difensiva, la cui giustizia e moralità non hanno eguali”, ha detto Netanyahu durante una riunione di gabinetto a Tel Aviv.

Ore 11 – Usa: “Affondate tre navi Houti nel Mar Rosso, uccisi gli equipaggi” – Il Comando navale centrale degli Stati Uniti (Centcom) ha annunciato di aver risposto a un attacco con il fuoco dei ribelli sciiti Houti nel Mar Rosso e di aver affondato tre delle imbarcazioni degli aggressori. Si tratta del primo caso di vittime nella fila del movimento yemenita – sostenuto da Teheran – in uno scontro diretto con le forze statunitensi nella zona. “Il 31 dicembre alle 6:30 ora locale, la nave portacontainer Maersk Hangzhou ha emesso una seconda richiesta di soccorso in meno di 24 ore riferendo che era sotto attacco da parte di quattro piccole navi Houthi appoggiate dall’Iran”, secondo la ricostruzione fornita dagli Usa, che guidano la coalizione navale creata questo mese per garantire la sicurezza marittima internazionale nel Mar Rosso. Il comando americano ha precisato che le quattro imbarcazioni provenivano da “zone controllate dagli Houthi dello Yemen”, che non hanno ancora rivendicato l’azione. Le persone che si trovavano a bordo delle navi “hanno sparato” alla nave portacontainer battente bandiera di Singapore “con armi di piccolo calibro, avvicinandosi a 20 metri e tentando di salire a bordo”.

Ore 10.30 – Il Ministero della Sanità di Gaza: “Sono 21.822 le vittime dall’inizio della guerra” – Secondo il bilancio del Ministero della Sanità di Gaza il numero delle vittime nella Striscia a partire dall’inizio della guerra è salito a 21.822 persone morte e 56.451 ferite.

Ore 10 – Qatar a Israele: “Hamas apre a un mese tregua per 40-50 ostaggi” – I mediatori del Qatar hanno riferito a Israele che Hamas ha “accettato in linea di principio” di riprendere i colloqui sul rilascio di circa 40 ostaggi detenuti a Gaza in cambio di una settimana, o due, di pausa nei combattimenti. Lo sostiene, citando tre funzionari israeliani, il quotidiano israeliano Walla, ripreso dal Guardian. L’accordo comporterebbe il rilascio di circa 40 ostaggi ancora detenuti da Hamas in cambio qualche settimana di cessate il fuoco. Al centro dei colloqui ci sarebbe una proposta avanzata qualche settimana fa dal capo dell’agenzia di spionaggio israeliana Mossad, David Barnea, durante un incontro con il capo della Cia americana, Bill Burns, e il primo ministro del Qatar, Sheikh Mohammed bin Abd. al-Rahman al-Thani. La proposta prevedeva il rilascio di circa 40 ostaggi, tra cui donne, uomini di età superiore ai 60 anni e persone che necessitano di cure mediche urgenti. In cambio, Israele fermerebbe le operazioni militari a Gaza per una settimana o due e rilascerebbe un certo numero di palestinesi che sono stati detenuti nelle carceri israeliane.

Ore 9 – Netanyahu: “Ci aspettano mesi di guerra” – L’anno finisce con il rischio sempre più alto che la guerra fra Israele e Hamas si allarghi al resto del Medio Oriente e con il primo ministro Benjamin Netanyahu che rivendica per ragioni di sicurezza il futuro controllo da parte israeliana di “un corridoio” fra Egitto e Gaza. “La guerra proseguirà ancora molti mesi”, ha detto il premier sabato sera a Tel Aviv, in una conferenza stampa a cui, secondo le indiscrezioni, avrebbero rifiutato di partecipare gli altri due membri del gabinetto di guerra ristretto israeliano, il ministro della difesa Yoav Gallant e il leader dell’opposizione Benny Gantz, mentre le famiglie degli ostaggi manifestavano contro il premier davanti alla sua residenza.

Ore 7 – Media locali: 15 morti dopo raid Israele su Zawaida – Almeno 15 palestinesi sono rimasti uccisi in un attacco aereo israeliano che ha preso di mira una residenza appartenente alla famiglia di Abu Shamala nella zona di Zawaida, nel centro della Striscia di Gaza. Lo ha riferito l’agenzia di stampa palestinese Wafa, citando fonti locali. Gli aerei da guerra hanno anche bombardato un altro edificio di quattro piani nel quartiere di Zaytoun, nel sud-est di Gaza, provocando dozzine di vittime. L’esercito israeliano ha condotto incessanti attacchi aerei e bombardamenti di artiglieria in tutte le regioni della Striscia di Gaza, provocando morti e feriti tra i palestinesi.

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