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Iran, il regime ha “ucciso una bambina di 12 anni”

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Iran, il regime ha “ucciso una bambina di 12 anni”

Il giorno di Natale, in Iran, una bambina di 12 anni è stata uccisa da alcuni agenti di polizia che hanno aperto il fuoco contro l’auto a bordo della quale viaggiava insieme ai genitori nella provincia di Hormozgan.

S&D

Saha Etebari, 12 anni, è deceduta all’interno dell’auto dei suoi genitori dopo che agenti in borghese dell’IRGC (Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche) hanno fatto fuoco a un posto di blocco non contrassegnato.

I proiettili hanno colpito l’auto e poi il corpo della piccola Saha. A denunciare il tragico episodio, il gruppo di attivisti indipendente “Iran True”. Al momento non si hanno ulteriori informazioni sulla dinamica. La notizia è stata ripresa anche da giornalisti indipendenti in Iran, tra cui Ali Javanmardi.

Sul posto sono arrivati ​​subito i soccorsi ma la corsa all’ospedale è stata vana. Saha è morta poco dopo, a causa di gravi ferite da arma da fuoco. I suoi genitori erano sotto shock.

In queste ore sui social è circolata la foto della piccola Saha Etebari. La bambina aveva gli occhi neri e indossava un velo bianco. Nelle sue mani teneva un libro aperto.

Il padre di Saha Etebari ha poi girato un video postato sui social in cui, però, escludeva ogni correlazione tra l’uccisione della figlia Saha e le proteste in corso in Iran: “Per ogni innocente ucciso, torturato, stuprato, scomparso dall’Iran, lì è una famiglia tormentata dal dolore ma anche dalle intimidazioni del regime”.

Una dinamica simile a quella del giovane Kian Pirfalak, 10 anni, colpito anche lui mentre era in macchina con la famiglia, a Izeh. Il regime in questo caso aveva incolpato i manifestanti, ma la madre del bambino ha raccontato un’altra versione: “Le forze di sicurezza hanno ripetutamente sparato contro la nostra macchina, uccidendo mio figlio e ferendo mio marito”. Il padre del bambino è rimasto gravemente ferito.

Sale il numero di bambini uccisi

Da quando sono iniziate le proteste in Iran hanno perso la vita già 44 bambini. Amnesty International Medio Oriente ha documentato nomi e dati e alcuni siti hanno anche pubblicato foto di bambini e giovanissimi i cui corpi sono stati consegnati ai genitori avvolti in sudari prima della sepoltura.

L’Unicef ​​ha condannato la violenza contro i bambini chiedendo la fine di ogni forma di violenza e abuso che, secondo i rapporti, hanno causato la morte di oltre 50 bambini e il ferimento di molti altri durante i disordini pubblici in Iran.

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