Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:59
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Di Battista
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

ESCLUSIVO | Inchiesta “Oro liquido”: il prezzo del commercio di sangue nell’America degli ultimi

Immagine di copertina
Credit: Sergio FLORES / AFP

L’industria del plasma negli Usa vale 7 miliardi di dollari all’anno. L’oro liquido salva vite umane ma è ridotto a merce di scambio che gli ultimi sono disposti a vendere per arrivare a fine mese. Sul settimanale TPI l’inchiesta dell’inviata a New York

«Quello che mi spinge sono i soldi, la filantropia viene dopo». Dan Willoughby ha 29 anni e vive a Fort Collins, in Colorado. Disoccupato, con laffitto da pagare che si avvicina e la cinghia che diventa sempre più stretta, Dan ha tirato un sospiro di sollievo grazie a una procedura piuttosto remunerativa basata su un elemento naturalmente presente in tutti gli esseri umani: il plasma. Secondo un report di Farmindustria, a livello globale nel 2019 sono stati frazionati – quindi separati dalle altre componenti del sangue – 69 milioni di litri di plasma. Quasi il 70 per cento è stato raccolto negli Stati Uniti, che ne ha esportati 21,5 milioni di litri: più del 30 per cento del fabbisogno mondiale. Lenorme disponibilità di plasma americano è il risultato di unindustria fiorente relativa alle donazioni a pagamento, spesso alimentata da persone in difficoltà economica disposte a vendere – un termine secondo molti più corretto di donare” – il proprio sangue pur di arrivare a fine mese.

Le associazioni pubbliche che permettono di donare il sangue negli Stati Uniti, come la Croce Rossa o i centri ospedalieri, hanno requisiti particolarmente stringenti: le donazioni sono permesse una volta ogni 28 giorni, per un massimo di 13 sedute allanno. In Italia, Francia e Spagna il plasma si può invece donare ogni 14 giorni (15 per la Spagna). In questi casi, le donazioni non vengono retribuite e sono da considerarsi come pienamente volontarie. Negli Usa invece esiste unalternativa legale, regolamentata, e per molti più attraente. «Qui esistono due diversi settori produttivi: quello della raccolta volontaria del sangue e quello della produzione per lindustria farmaceutica», ha spiegato a TPI Timothy Hilbert, direttore della Banca del sangue presso gli ospedali della New York University. «Le regole sono diverse».

Ed è un affare colossale: quasi l1,96 per cento dellexport statunitense riguarda la vendita di sangue, un dato superiore alle esportazioni di mais e soia. Non a caso, in dieci anni il numero di donazioni in America è triplicato, raggiungendo i 38 milioni nel 2016, mentre i centri attivi sul territorio nazionale sono passati da 300 a 600. E il business non conosce crisi. Solo nel 2020, nonostante la pandemia di Covid, lexport americano del settore ha superato i 26 miliardi di dollari. Negli ultimi quindici anni, le esportazioni Usa di plasma sono cresciute di quasi il 500 per cento. La maggior parte di questo sangue arriva in Europa: la sola Germania acquista il 15 per cento dellexport Usa. Sul mercato il plasma vale più del petrolio e la fonte sono gli esseri umani: nel 2020 la popolazione mondiale ne ha prodotti oltre 61 milioni di litri. Se nel 2016 gli scambi ammontavano a 21 miliardi di dollari, entro il 2025 dovrebbero raggiungere i 48 miliardi. Ma per capire realmente come funziona una donazione a pagamento sono andata io stessa in una clinica di New York.

Continua a leggere sul settimanale The Post Internazionale-TPI: clicca qui
Ti potrebbe interessare
Esteri / Relazioni tra Stati Uniti e Italia: il Presidente di AP LaPresse Marco Durante verso un incarico istituzionale
Esteri / La pizza da 2000 dollari fa infuriare i social: ecco quali sono gli ingredienti
Esteri / Un attore brasiliano è stato ritrovato morto in un baule sepolto in casa sotto due metri di terra
Ti potrebbe interessare
Esteri / Relazioni tra Stati Uniti e Italia: il Presidente di AP LaPresse Marco Durante verso un incarico istituzionale
Esteri / La pizza da 2000 dollari fa infuriare i social: ecco quali sono gli ingredienti
Esteri / Un attore brasiliano è stato ritrovato morto in un baule sepolto in casa sotto due metri di terra
Esteri / Stoccolma, treno per l’aeroporto deraglia all’alba: ci sono feriti
Esteri / Samantha Weinstein, attrice morta a 28 anni per un tumore alle ovaie: baby talento nel remake di “Carrie”
Esteri / Terrore in bagno: dal wc sbuca un’iguana. “Ero sotto choc e paralizzato, l’ho sentita arrivare sotto la tavoletta”
Esteri / Svolta nella indagini sulla scomparsa di Maddie McCann, si cerca il pigiama in un lago del Portogallo
Esteri / Accordi di Abramo, folgorati sulla via di Damasco: così la corsa alla ricostruzione in Siria può far fallire la normalizzazione tra Israele e gli Stati arabi
Esteri / Le sequestrano il cellulare, 14enne dà fuoco al dormitorio e uccide 19 studentesse: tragedia in Guyana
Esteri / “Pronti a collaborare a un nuovo livello”: Russia e Cina rafforzano i loro rapporti