La foto di alcune donne in minigonna che ha fatto cambiare idea a Trump sulla guerra in Afghanistan
Il Washington Post ha rivelato che un singolo scatto ha aiutato i generali a convincere il presidente a modificare le sue idee in politica estera
Nella serata del 21 agosto, il presidente Donald Trump ha presentato la nuova strategia della sua amministrazione per la guerra in Afghanistan, iniziata nel 2001.
Nel discorso alla base militare di Fort Meyer, in Virginia, Trump ha spiegato che il suo intento originale era quello di ritirare le forze statunitensi dal paese asiatico. Ha detto però che ha deciso di restare, per “combattere e vincere”, non commettere gli stessi errori fatti in Iraq e non lasciare un vuoto da colmare ai talebani.
Trump ha detto che vuole cambiare rispetto al passato, collaborando con il governo afghano, ma senza mettere date di scadenza alla missione.
Non sono mancate critiche, che evidenziano come il presidente abbia cambiato per l’ennesima volta idea rispetto alla sua campagna elettorale, quando la guerra in Afghanistan era definita uno spreco di risorse e di tempo.
Ora emerge, attraverso una fonte del Washington Post, che uno degli elementi in grado di generare questa virata nella politica estera di Trump è stata una singola fotografia, che ha fatto riflettere il presidente sull’opportunità di restare nel paese asiatico per sconfiggere i talebani.
Si tratta di una foto mostratagli dal consulente per la sicurezza nazionale H.R. McMaster, un’istantanea in bianco e nero del 1972 in cui si vedono alcune donne afghane che camminano per una strada di Kabul in minigonna, a dimostrazione dei costumi occidentali vigenti nel paese prima dell’avvento dei talebani.
Già Amnesty International aveva usato la foto in passato, ricordando che fino al conflitto degli anni Settanta che aveva portato i talebani al potere il genere femminile aveva conquistato una condizione pressoché paritaria, e nel paese le donne avevano avuto diritto di voto già nel 1919.
Ecco la foto: