Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 14:29
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Elezioni parlamentari in Bahrein: banditi i partiti di opposizione, pesa il rischio boicottaggio

Immagine di copertina
Credit: AFP

Il 24 novembre 2018 si tengono le elezioni parlamentari in Bahrein, segnate dall’assenza dei principali gruppi di opposizione a cui non è stato permesso di presentare i propri candidati.

Il partito sciita Al-Wefaq e il laico Waad sono stati esclusi dalle elezioni e hanno invitato il loro elettorato a boicottare le urne in segno di protesta.

Il Baherin, piccolo Stato nel Golfo Persico, è dal 2002 una monarchia costituzionale retto dalla famiglia reale Al Khalifa.

Il piccolo regno è stato scosso nel 2011 dalle rivoluzioni della primavera araba, ma le manifestazioni sono state duramente represse: a protestare contro la casata regnante è stata la minoranza sciita. Nello Stato del Golfo la maggioranza dei sudditi sono sunniti.

L’assenza delle opposizioni – Secondo Neil Partrick, esperto di politica araba del Golfo, le elezioni “hanno perso ogni significato pratico e politico” da quando il partito sciita Al-Wefaq  ha disertato le urne nel 2010.

“La successiva messa al bando di Al-Wefaq e Waad ha semplicemente evidenziato l’inutilità delle elezioni in Bahrein. Le urne possono ancora servire per trasmettere un’immagine positiva all’estero, ma non hanno alcuna rilevanza politica interna”.

Nel 2014 i partiti di opposizione hanno boicottato le elezioni del 2014 in segno di protesta contro la dura repressione operata dalla monarchia nel 2011 e l’arresto del leader di Al-Wefaq, Sheikh Ali Salman, denunciando le urne come una “farsa”.

Nel 2016 una corte ha poi bandito definitivamente gli sciiti di Al-Wefaq, accusandoli di terrorismo e incitazione alla violenza e il 4 novembre Salman è stato condannato all’ergastolo.

Il boicottaggio – Nel solo mese di novembre almeno sei persone sono state arrestate con l’accusa  di “ostacolare il processo elettorale”, secondo quanto dichiarato dal pubblico ministero del Bahrein.

Tra gli arrestati c’è anche Ali Rashed al-Asheeri, ex membro di Al-Wefaq, che ha inviato i suoi sostenitori a boicottare le elezioni tramite Twitter.

La politica estera – Il Bahrain, alleato chiave degli Stati Uniti, annovera tra i suoi nemici l’Iran sciita e ha più volte accusato il paese degli Ayatollah di provocare disordini nel regno.

Il Bahrain, insieme all’Arabia Saudita e agli Emirati Arabi Uniti, ha interrotto ogni relazione con il Qatar dal 2017, impedendo ai suoi cittadini di visitare l’emirato.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Dalla Russia filtra ottimismo: “Accordo vicino”. Ma no a concessioni sui territori né su truppe Nato in Ucraina
Esteri / Trump fa causa alla BBC per diffamazione e chiede un risarcimento da 10 miliardi di dollari
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Ti potrebbe interessare
Esteri / Dalla Russia filtra ottimismo: “Accordo vicino”. Ma no a concessioni sui territori né su truppe Nato in Ucraina
Esteri / Trump fa causa alla BBC per diffamazione e chiede un risarcimento da 10 miliardi di dollari
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”