Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Esteri
  • Home » Esteri

    Coronavirus, chi non rispetta il distanziamento e non usa la mascherina ha ridotte capacità cognitive: lo studio

    Di Carmelo Leo
    Pubblicato il 9 Ott. 2020 alle 15:53

    Coronavirus, chi non non usa la mascherina ha ridotte capacità cognitive: lo studio

    Chi non rispetta le norme sul distanziamento sociale o non indossa la mascherina che protegge se stesso e gli altri dal Coronavirus ha una maggiore possibilità di avere ridotte capacità cognitive: è il risultato di uno studio condotto da un team di ricerca americano, guidato da scienziati dell’Università della California di Riverside, in collaborazione con i colleghi dell’Istituto Nazionale sui Disturbi Neurologici e Ictus presso i National Institutes of Health (NIH) di Bethesda. Secondo gli scienziati, tutti coloro che si rifiutano di seguire le misure introdotte per ridurre il numero dei contagi da Covid-19 tendono ad avere una ridotta capacità della memoria di lavoro, ovvero una componente della memoria a breve termine, strettamente connessa alla prontezza del processo decisionale e al ragionamento. Lo studio in questione è stato pubblicato sulla rivista scientifica PNAS.

    Gli studiosi sono arrivati a questa conclusione dopo aver condotto un sondaggio coinvolgendo 850 cittadini americani tra il 13 e il 25 marzo di quest’anno, nel pieno dunque della prima ondata di Coronavirus. A tutti i partecipanti sono stati sottoposti alcuni questionari, che contenevano domande di carattere demografico e socioeconomico. Il test era orientato anche a verificare le capacità mnemoniche, lo stato di ansia e stress in relazione alla pandemia, la personalità e la comprensione dell’importanza delle misure di contenimento come il distanziamento sociale. Il risultato dimostra che le persone con una memoria di lavoro ridotta hanno maggiore probabilità di non capire i benefici del distanziamento sociale e per questo di non seguire le norme che lo prevedono.

    “Le differenze individuali nella capacità della memoria di lavoro – ha spiegato il professor Weiwei Zhang, che ha coordinato lo studio – possono prevedere il rispetto del distanziamento sociale così come alcuni fattori sociali e i tratti della personalità”. Quindi, la scelta di tutte quelle persone che decidono di non rispettare il distanziamento, le norme anti-assembramento e l’obbligo di indossare la mascherina contro il Coronavirus è legata a una incomprensione di fondo dei costi e dei benefici di tutte queste misure. Per questo motivo, gli studiosi invitano fortemente le autorità politiche e sanitarie ad avviare un’efficace campagna di sensibilizzazione, con la diffusione di materiale informativo scritto in modo semplice, in modo da non creare incomprensioni anche tra coloro che hanno una memoria di lavoro più debole. Solo fino a quando le regole anti-Covid diventeranno un’abitudine sociale, concludono gli scienziati, allora la memoria di lavoro non sarà così determinante come oggi nelle decisioni dei singoli individui.

    Leggi anche: 1. Salerno, professore prende a schiaffi in classe l’alunno che non vuole indossare la mascherina | VIDEO / 2. Vaccino antinfluenzale, Federfarma a TPI: “Nonostante il Covid, la produzione mondiale non è stata pronta / 3. Italia, anno 2020: “Cari culattoni con l’AIDS”. La lettera omofoba anonima a due ristoratori

    4. Ricciardi a TPI: “In Campania siamo sul filo del rasoio, paura per saturazione posti letto” / 5. Covid, boom di contagi e ospedali in affanno: la Campania sotto assedio. Cosa sta succedendo / 6. Mascherine, multe e divieti: tutte le regole in vigore da oggi

    TUTTE LE ULTIME NOTIZIE SUL CORONAVIRUS IN ITALIA E NEL MONDO
    CORONAVIRUS ULTIME NOTIZIE: TUTTI I NUMERI
    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version