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Home » Esteri

La Corea del Nord “andrà in guerra” se gli Stati Uniti lo vorranno

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Il viceministro degli esteri nordcoreano condanna i possibili attacchi preventivi statunitensi di cui hanno riferito alcuni media, definiti “manovre militari spericolate”

La Corea del Nord “andrà in guerra” se gli Stati Uniti “lo sceglieranno”. Parola del viceministro degli esteri nordcoreano, Han Song-ryol, che in un’intervista all’agenzia Associated Press ha accusato Washington di “manovre militari spericolate” e ha condannato i possibili “attacchi preventivi”.

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Il viceministro ha avvertito che Pyongyang ha un “potente deterrente nucleare” e ha attaccato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, colpevole di aver creato un “circolo vizioso” di tensioni nella penisola coreana. 

In caso di un attacco preventivo statunitense, Pyongyang “non terrà le braccia incrociate” e afferma che il prossimo test nucleare sarà condotto quando il quartier generale supremo nordcoreano lo riterrà più opportuno.

Secondo Han sarebbe il presidente degli Stati Uniti a “creare guai” e non il suo paese, replicando al tweet di Trump in cui scriveva che la Corea del Nord “è in cerca di guai”.

“Trump provoca in continuazione con le sue frasi aggressive. Non è la Repubblica popolare democratica di Corea, ma gli Usa e Trump che creano guai”, ha affermato il viceministro nordcoreano secondo cui Trump è “più aggressivo” del suo predecessore Obama. “Abbiamo fatto un confronto con le precedenti amministrazioni americane e la conclusione è che questa è più violenta e aggressiva” verso la Corea del Nord, ha concluso.

Prima dell’intervista dell’Ap, l’emittente Nbc ha rivelato che gli Stati Uniti sono pronti a un raid preventivo con armi convenzionali contro la Corea del Nord, se e quando i responsabili politici saranno convinti che Pyongyang si stia preparando a un test nucleare. Le fonti citate dall’emittente credono che un test nucleare possa svolgersi durante il fine settimana di pasqua.

Il Pentagono non ha commentato le indiscrezioni della Nbc

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