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Il Canada sequestra 26 milioni di dollari ad Abramovich

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Il Canada sequestra 26 milioni di dollari ad Abramovich

Il Canada ha annunciato di voler sequestrare 26 milioni di dollari canadesi (19 milioni di dollari) di beni sanzionati a una società di proprietà dell’oligarca russo Roman Abramovich. È quanto si legge sul sito del governo di Ottawa.

S&D

L’avvio di un procedimento nei confronti della Granite Capital Holdings di Abramovich, ex proprietario del Chelsea e stretto alleato del presidente russo Vladimir Putin, segna un primo tentativo da parte di Ottawa di sequestrare beni appartenenti a un individuo già sanzionato. E riflette una strategia più ampia per punire la Russia e la sua ricca élite per l’invasione dell’Ucraina.

Mentre diversi alleati occidentali hanno sequestrato yacht, imprese petrolifere e del gas, e altri beni di persone vicine al presidente russo Vladimir Putin, questa è infatti la prima volta che il Canada si muove in tal senso.

Il ministro degli Esteri, Mélanie Joly, dovrà ora presentare una domanda al tribunale per la confisca dei beni. Se il governo avrà successo nella sua petizione, i proventi potrebbero essere utilizzati per la ricostruzione in Ucraina e il risarcimento delle vittime dell’invasione “illegale e ingiustificabile” della Russia, ha affermato il governo. È la prima volta che una nazione del G7 ha fatto ricorso a una misura di questo tipo.

L’avvertimento del ministro degli Esteri

In una nota, il ministro degli Esteri Mélanie Joly ha fatto sapere che: “Dall’inizio della guerra, abbiamo avvertito Putin e i suoi sostenitori che non sarebbero stati in grado di nascondersi dalle conseguenze delle loro azioni. L’impunità non è mai stata un’opzione e il Canada continuerà a fare pressioni sul regime russo e su coloro che hanno beneficiato della barbara invasione dell’Ucraina da parte di Putin”.

Nella primavera del 2022, il Canada ha approvato per la prima volta una che gli consente di sequestrare i beni degli oligarchi sanzionati e delle loro società. Ma da allora i funzionari hanno avuto difficoltà a procedere, in particolare per il modo in cui queste imprese detengono – e spesso occultano – i beni di cui dispongono.

A ottobre, riconoscendo le difficoltà nel sanzionare efficacemente sia la Russia che l’Iran, il governo ha annunciato un finanziamento di 76 milioni di dollari canadesi per dar vita a un nuovo “ufficio dedicato”. L’obiettivo è stato quello di aiutare il governo a prendere di mira e sequestrare i beni con maggiore velocità e precisione.

Dall’invasione alla fine di febbraio, il Canada ha imposto sanzioni a più di 1.500 persone ed entità provenienti da Russia, Ucraina e Bielorussia.

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