Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Esteri
  • Home » Esteri

    Cile, i professori cantano “Bella Ciao” durante le proteste | VIDEO

    Di Clarissa Valia
    Pubblicato il 29 Ott. 2019 alle 12:28

    Cile, i professori cantano “Bella Ciao” durante le proteste

    In Cile i professori cantano “Bella Ciao” la celebre canzone della Resistenza antifascista italiana durante le proteste che infiammano il paese dal 18 ottobre scorso.

    Dopo i manifestanti indipendentisti catalani che avevano intonato “Bella Ciao” durante le proteste all’aeroporto di El Prat a Barcellona, anche gli insegnati cileni hanno scelto la canzone italiana come simbolo di protesta antigovernativa.

    Proteste in Cile

    Il 18 ottobre in Cile sono iniziate violente proteste popolari contro il governo del presidente Sebastian Piñera dopo la decisione di aumentare il costo del biglietto della metropolitana. Oggi i manifestanti contro il carovita e chiedono nuove misure sociali.

    L’apice delle proteste è stato raggiunto il 26 ottobre quando oltre un milione di persone si sono riversate per le strade della capitale Santiago.

    Dopo giorni di scontri e violente torture da parte della polizia sui manifestanti, il presidente Pinera ha rimosso 8 dei suoi ministri e ne ha ratificati altri 16.

    Nel Paese nei giorni scorsi è stato proclamato lo stato di emergenza e un coprifuoco notturno per tutta la popolazione, un provvedimento che non si vedeva nel paese dalla fine della dittatura di Augusto Pinochet.

    “Joker” sta diventando realtà: il capitalismo è una fabbrica di poveri e il mondo ha iniziato a ribellarsi
    TPI REPORTAGE – “In Cile il governo di Piñera sta reprimendo chi lotta contro le diseguaglianze sociali”
    La bimba cilena che fa la linguaccia tra i poliziotti è il simbolo della rivolta mondiale contro gli oppressori (di Luca Telese)
    Condanne leader catalani, la rivolta in aeroporto a Barcellona: i manifestanti cantano “Bella ciao”
    Proteste in Cile, tutto quello che c’è da sapere riassunto in sei punti
    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version