Clima: i disastri naturali hanno causato danni per 63 miliardi di euro nei primi sei mesi del 2021
Clima: i disastri naturali hanno causato danni per 63 miliardi di euro nei primi sei mesi del 2021
I danni causati da disastri naturali e causati dall’uomo, come inondazioni, uragani e incendi, sono costati in totale 66 miliardi di euro (77 miliardi di dollari) nei primi sei mesi dell’anno. È la stima della compagnia di riassicurazione Swiss Re, che ha definito il cambiamento climatico “uno dei maggiori rischi per la società e l’economia globale”.
Secondo Swiss Re alle perdite, che includono i danni assicurati e non, hanno contribuito eventi meteorologici estremi come la tempesta invernale che ha colpito il Nordamerica all’inizio di quest’anno, nota come Uri.
“Gli effetti del cambiamento climatico si stanno manifestando con temperature più calde, innalzamento del livello del mare, precipitazioni più irregolari e condizioni meteorologiche estreme”, ha detto Martin Bertogg, responsabile dei rischi catastrofici del gruppo con sede a Zurigo, che offre di assicurare altri istituti assicurativi. “Considerati insieme al rapido sviluppo urbano e all’accumulo di ricchezza nelle aree soggette a disastri, pericoli secondari come tempeste invernali, grandine, inondazioni o incendi portano a perdite catastrofiche sempre più elevate”, ha aggiunto.
Rispetto al totale, le perdite coperte da assicurazione sono state pari a 42 miliardi di dollari, di cui 40 attribuiti ai disastri naturali e due a disastri causati dall’uomo, superando nettamente la media degli ultimi dieci anni di 33 miliardi di dollari.
Le perdite totali di 77 miliardi, attribuite per 74 miliardi di dollari a catastrofi naturali, sono invece al di sotto della media di 108 miliardi di dollari degli ultimi dieci anni. Le stime tuttavia ancora non includono i danni causati dagli incendi delle scorse settimane, che hanno anche colpito diversi paesi del Mediterraneo come Grecia, Turchia e la stessa Italia, e delle inondazioni che hanno travolto l’Europa centrale a luglio, in quanto sono sono riferite solo ai primi sei mesi dell’anno.
“Il cambiamento climatico è uno dei maggiori rischi per la società e l’economia globale”, ha detto Jérôme Jean Haegeli, capo economista di Swiss Re. La recente analisi dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (Ipcc) delle Nazioni Unite conferma le aspettative di condizioni meteorologiche più estreme in futuro e la necessità di agire urgentemente per limitare il riscaldamento globale”, ha aggiunto.