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Home » Economia

Amazon licenzia 18mila dipendenti anche in Europa: “Decisione presa non alla leggera”

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Amazon taglia circa il 6% del suo personale: dei 300mila dipendenti dell’azienda, infatti, 18mila saranno licenziati, come confermato dall’amministratore delegato Andy Jassy in una comunicazione ufficiale fatta ai lavoratori del colosso dell’e-commerce.

S&D

“Lavoriamo per sostenere coloro che sono colpiti offrendo pacchetti che includono un pagamento, benefit sanitari e sostegno per trovare un posto di lavoro”, si legge nell’email inviata. Jassy ha spiegato che la decisione “non è stata presa alla leggera”: “Abbiamo navigato un’economia incerta e difficile in passato e continuerà a farlo. Questi cambiamenti ci aiuteranno a perseguire opportunità di lungo termine con una struttura dei costi più forte”.

I tempi continuano a essere difficili per le aziende Big Tech statunitensi: Amazon è l’ultima di una serie di giganti ad annunciare licenziamenti negli ultimi mesi per via della crisi del costo della vita che recentemente ha visto i clienti ridurre le spese.

Non è ancora stato chiarito quali Paesi verranno interessati dai tagli, ma l’ad ha spiegato che includeranno “anche l’Europa”. I dipendenti che verranno licenziati saranno contattati dall’azienda a partire dal 18 gennaio.

La società aveva già introdotto un blocco delle assunzioni e interrotto alcuni progetti di espansione, avvertendo di aver assunto troppe persone durante la pandemia.

A novembre aveva dichiarato di voler sfoltire il personale, le iniziali stime parlavano di circa 10mila unità, ma le comunicazioni ufficiali hanno portato questa cifra a 18mila.

La crisi delle Big Tech è la diretta conseguenza di una combinazione di due fattori: un calo delle entrate pubblicitarie dovuto alle aziende che cercano di risparmiare denaro, unita alla ridotta capacità di spesa dei consumatori.

Anche il loro periodo di boom durante la pandemia, quando l’attività online è aumentata vertiginosamente mentre le persone si annoiavano a casa, è giunto al termine.

Dan Ives della società di investimento Wedbush Securities, prevede un futuro ancora più incerto per il colosso dell’e-commerce: “Amazon sta assistendo a condizioni macroeconomiche più oscure di quello che pensasse e Jassy sta strappando via il cerotto per preservare i margini”.

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