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Salone del Libro, Altaforte risponde alle polemiche: “Il vero male è l’antifascismo”

Francesco Polacchi, fondatore di Altaforte
Di Enrico Mingori
Pubblicato il 6 Mag. 2019 alle 18:41

Il Salone del Libro 2019 è al centro di forti polemiche per la presenza dello stand di Altaforte, casa editrice vicina a Casapound. Alcuni intellettuali hanno annunciato che non boicotteranno la rassegna per evitare di accostare il proprio nome a quello di una casa editrice considerata fascista.

Tutto quello che c’è da sapere sul Salone del Libro 2019

Tra gli altri, hanno annunciato che non parteciperanno al Salone del Libro il fumettista Zerocalcare, la scrittrice Michela Murgia, il collettivo Wu Ming e ferma condanna è arrivata dall’Anpi, l’associazione nazionale partigiani.

Altaforte, che ha recentemente pubblicato il libro-intervista del leader del vicepremier leghista, Matteo Salvini, ha risposto alle polemiche che l’hanno investita. A parlare è stato il fondatore della casa editrice, Francesco Polacchi.

Altaforte, la casa editrice vicina a Casapound

“Eravamo pronti alle polemiche, ma non a questo livello allucinante di cattiverie”, osserva il numero uno di Altaforte. “C’è addirittura chi sui social ha scritto che verrà a Torino per tirarci le molotov…”.

Come già detto qualche giorno fa in una intervista, Polacchi si autodefinisce fascista. “Io sono fascista. L’antifascismo è il vero male di questo Paese”, dice.

Polacchi, 33 anni, romano, è un’attivista di Casapound ed è titolare anche del marchio di moda Pivert, lo stesso della giacca indossata da Matteo Salvini allo stadio un anno fa, che suscitò una serie di polemiche.

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