Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 10:42
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Di Battista
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cultura

Come un giornalista fece passare uno scimpanzé per un promettente artista

Immagine di copertina

Correva l’anno 1964 quando il giornalista svedese Ake Axelsson fece in modo che alcuni dipinti dell’artista francese Pierre Brassau fossero esposti in una mostra di opere d’avanguardia che si sarebbe tenuta nella città di Göteborg. Queste opere in stile astratto, che figuravano al fianco di quelle di molti altri artisti provenienti da diversi paesi, attirarono l’attenzione del pubblico.

Di Brassau, tuttavia, non si sapeva nulla, se non che fosse un’artista francese, ma i critici rimasero impressionati dalla sua arte. Rolf Anderberg, un giornalista presente, notò come Brassau dipingesse le sue opere “con colpi potenti” e al tempo stesso fosse “un artista che dipinge con la delicatezza di un ballerino di danza”.

Tuttavia, nei giorni successivi, venne fuori finalmente qualche dettaglio in più sulla misteriosa figura di Brassau. L’artista non era francese, e in realtà non era neanche un essere umano: si trattava di uno scimpanzé proveniente dallo zoo svedese di Boras Djurpark. Axelsson aveva infatti convinto il guardiano di questo zoo a mettere in mano allo scimpanzé tela, colori e pennello.

Delle numerose tele dipinte, alla fine il giornalista ne selezionò quattro. Ci volle un po’ perché lo scimpanzé prendesse pratica con la pittura, e non tutte le tele furono considerate opere d’arte credibili.

Quando venne svelato chi fosse realmente Pierre Brassau, molti critici furono increduli, e sostennero ugualmente che i suoi dipinti fossero i migliori. Il collezionista Bertil Eklot aveva acquistato un dipinto di Brassau per 90 dollari: oggi il suo valore è enormemente più alto, dal momento che la storia di questa beffa è diventata nota in tutto il mondo.

Ti potrebbe interessare
Cultura / Architettura e religioni: la nuova era delle città per il dialogo nella mostra Rituals/Materials a Torino
Cultura / Morto Roberto Cavalli: le cause della morte dello stilista
Cultura / È morto lo stilista Roberto Cavalli
Ti potrebbe interessare
Cultura / Architettura e religioni: la nuova era delle città per il dialogo nella mostra Rituals/Materials a Torino
Cultura / Morto Roberto Cavalli: le cause della morte dello stilista
Cultura / È morto lo stilista Roberto Cavalli
Cultura / A Milano un giovane direttore creativo, Matteo Cibic, si diletta a far dialogare Arte e Design, nei 10 giorni più affollati di eventi e presentazioni
Cultura / Esclusivo TPI – Le guerriere invisibili contro il patriarcato: ecco chi sono e cosa vogliono le attiviste del collettivo “Amar3”
Cultura / Un libro di corsa: Metodi per sopravvivere
Cultura / Premio Strega 2024, ecco 12 libri finalisti: ci sono 7 autrici donne
Cultura / Un libro di corsa: Mio padre avrà la vita eterna
Cultura / Le Vie Crucis romane, quei luoghi nascosti che raccontano il rito del Venerdì Santo
Cultura / La mostra di Escher a Palazzo Bonaparte prorogata a grande richiesta fino al 5 maggio 2024