Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:32
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Confessa la madre dell’uomo fatto a pezzi con un’ascia: “Sono stata io, so che ciò che ho fatto è mostruoso”

Immagine di copertina

Le dichiarazioni shock di Lorena Venier, mamma del 35enne ucciso a Gemona del Friuli

“Sono stata io e so che ciò ho fatto è mostruoso”: sono state le parole con le quali Lorena Venier, mamma del 35enne Alessandro, ha confessato l’omicidio del figlio. L’uomo, dopo essere stato ucciso, è stato fatto a pezzi con i resti del cadavere che sono stati nascosti in un bidone e ricoperti da calce viva, probabilmente per evitare che l’odore si diffondesse. “La mia assistita ha reso piena confessione di fronte al sostituto procuratore che l’ha interrogata – ha confermato all’Ansa l’avvocato Giovanni De Nardo che difende la donna – Come si può immaginare, era visibilmente scossa per la crudeltà della sua azione e per la contrarietà a qualsiasi regola naturale del suo gesto”.

A indicare il luogo della sepoltura sono state per l’appunto la mamma di Alessandro, Lorena Venier, 62 anni, e la compagna della vittima, Marylin Castro Monsalvo, 31enne colombiana che di recente avrebbe sofferto di depressione post partum. Sono state proprio le due a chiamare il numero d’emergenza e ad autoaccusarsi dell’omicidio. Una delle ipotesi sul movente del delitto è che venerdì vi sia stata una lite, poi degenerata e finita in tragedia, nata dopo il rifiuto del 35enne di apparecchiare la tavola. Un gesto apparentemente insignificante ma che potrebbe aver rappresentato il culmine dell’esasperazione delle due donne, stanche della vita inconcludente della vittima. Alessandro Venier, infatti, non aveva un lavoro stabile ma solo delle occupazioni saltuarie.

Ti potrebbe interessare
Cronaca / I bambini della famiglia nel bosco restano in comunità, gli attacchi di Salvini e Roccella ai giudici: “Vergogna”
Cronaca / Famiglia nel bosco, rigettato il ricorso dei genitori: i bambini restano in comunità
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Ti potrebbe interessare
Cronaca / I bambini della famiglia nel bosco restano in comunità, gli attacchi di Salvini e Roccella ai giudici: “Vergogna”
Cronaca / Famiglia nel bosco, rigettato il ricorso dei genitori: i bambini restano in comunità
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Cronaca / Gruppo FS: piano Milano-Cortina 2026, Frecciarossa a Milano Malpensa e collegamenti potenziati
Cronaca / RFI (Gruppo Fs), passante AV di Firenze: “Marika” ha raggiunto la nuova stazione AV di Belfiore
Cronaca / Famiglia nel bosco, la relazione dei servizi sociali: "I bambini hanno paura della doccia"
Cronaca / Milano, 21enne accoltellato per strada: è grave
Cronaca / Taranto, ha una forte emicrania e va in ospedale: muore a 19 anni
Cronaca / Aosta, chiede aiuto ai carabinieri poi li investe più volte: ferito gravemente un appuntato di 41 anni
Cronaca / Famiglia nel bosco, la figlia Utopia Rose: "Ci piace stare insieme"