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Il Tar boccia la dieta del “guru” Panzironi e conferma i 264mila euro di multa per l’emittente tv. “Pericoloso per la salute”

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Adriano Panzironi non è un medico e la sua dieta Life 120 non allunga la vita. Il Tribunale amministrativo regionale del Lazio conferma la multa all’emittente Gm comunicazione che trasmetteva il programma dell’ex giornalista. Nel 2019, infatti, era stata multata dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni per 264mila euro. L’emittente, però, aveva presentato ricorso. Sosteneva l’eccesso di potere dell’Agcom e la violazione della libertà di stampa.

Durante il programma, Panzironi divulgava uno stile di vita che portava a escludere completamente la dieta mediterranea. Secondo lui e il fratello Roberto, la dieta Life 120 avrebbe allungato la vita fino a 120 anni. Durante la messa in onda, infatti, venivano trasmessi approfondimenti legati all’origine di alcune malattie che veniva ricondotta alla dieta mediterranea perché ricca di carboidrati. Nel corso delle puntate venivano promossi anche integratori. Per l’Agcom, questi elementi sono riconducibili alla pubblicizzazione della dieta e costituiscono, quindi, un potenziale pericolo per la salute.

Per i giudici, le testimonianze “appaiono idonee a diffondere un messaggio di sfavore verso la medicina tradizionale e di favore nei confronti degli integratori commercializzati da Adriano Panzironi, che prospetta la possibile guarigione anche da patologie gravi con evidenti possibili conseguenze dannose per la salute dei telespettatori”. I magistrati nella sentenza hanno specificato che è pericoloso collegare l’assunzione di meno zuccheri, l’attività motoria e la perdita di peso alla diminuzione o regressione di patologie gravi come tumori e patologie genetiche.

L’ex giornalista – è sospeso temporaneamente dall’albo – deve affrontare anche un processo per esercizio abusivo della professione medica partito a marzo 2020. Si sono costituiti parte civile l’Ordine dei medici del Lazio, l’Ordine dei giornalisti, l’Ordine dei biologi e l’Associazione panificatori di Confcommercio. La nuova udienza è fissata a ottobre.

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