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Stupro di Palermo, uno degli arrestati scoppia in lacrime di fronte ai pm: “Mi sono rovinato la vita”

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Stupro di Palermo, uno degli arrestati scoppia in lacrime di fronte ai pm: “Mi sono rovinato la vita”

“Mi è stato detto che la ragazza era consenziente”. Uno dei sette giovani arrestati per lo stupro di Palermo è scoppiato in lacrime durante l’interrogatorio di garanzia. Di fronte ai pm, Christian Maronia oggi ha ammesso di essere stato presente allo stupro di gruppo dello scorso luglio, sostenendo però che, in base a quanto saputo da un amico, la ragazza fosse consenziente.

S&D

“Mi sono rovinato la vita”, le parole attribuite a Maronia durante l’interrogatorio in carcere. “Sono addolorato per ciò che è successo, chiedo scusa alla ragazza e alla sua famiglia. Sono tornato per aiutarla. Ma mi era stato detto che lei era consenziente”,  ha aggiunto. ”Mi era stato detto che la giovane era d’accordo. Ho anche una fidanzata e non avrei mai fatto una cosa simile. Io non conoscevo la ragazza, non l’avevo mai vista prima”, ha aggiunto. Nel corso dell’interrogatorio è emerso che un altro degli arrestati, Angelo Flores, gli avrebbe mostrato un video: “Si vedeva che lei sarebbe stata disposta a questa esperienza”, ha detto. “Ad organizzare tutto è stato Flores”.

Una versione ribadita anche in alcuni post comparsi nelle scorse ore su un profilo TikTok riconducibile  allo stesso Maronia. “Quando tutta Italia ti incolpa per una cosa privata ma nessuno sa che sei stato trascinato dai tuoi amici”, una delle scritte che hanno accompagnato i post pubblicati quando il ragazzo era già in carcere.

Dopo Maronia, hanno risposto alle domande dei magistrati anche Samuele La Grassa ed Elio Arnao, gli altri due ragazzi indagati per lo stupro della 19enne. La Grassa ha detto di non aver avuto rapporti sessuali con la vittima. “Mi sono fatto trascinare dagli altri, li ho seguiti e non ho nemmeno capito cosa stava accadendo. Ma io non l’ho toccata”, ha detto, ammettendo di aver ripreso col cellulare la violenza. “Non dovevo andare e non dovevo lasciarla lì, avrei dovuto aiutarla”, ha aggiunto, confessando di non essere intervenuto in soccorso della giovane, abbandonata per strada dopo gli abusi. A riprendere lo stupro era stato anche Angelo Flores, l’amico della vittima che l’aveva invitata a passare la sera con i suoi amici.

“È stato un errore, un grave errore”, ha detto invece Arnao, secondo il quale “nessuno pensava si trattasse di una violenza”.

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