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    Proteste di Torre Maura, il papà di Simone: “Fiero di lui, ma adesso non diventi la voce della sinistra”

    Di Carmelo Leo
    Pubblicato il 5 Apr. 2019 alle 07:59 Aggiornato il 5 Apr. 2019 alle 08:01

    Le proteste di Torre Maura, il quartiere nella periferia est di Roma che ha rifiutato l’arrivo di 70 rom e sinti in un centro d’accoglienza del posto, ha fatto discutere tutta Italia. Un’intera borgata che ha manifestato e alzato barricate contro l’arrivo di quelle persone, fino a costringere il Campidoglio a fare dietrofront.

    Ma nella bagarre di Torre Maura, fomentata da alcuni esponenti di estrema destra (CasaPound e Forza Nuova) si è alzata anche una voce fuori dal coro. Quella di Simone, un 15enne che ha manifestato il suo dissenso in una discussione con il leader di CasaPound, Mauro Antonini: “Non me sta bene che no. Io so’ de Torre Maura e non so’ d’accordo”, ha detto.

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    Da tutta Italia sono arrivati commenti di apprezzamento per il coraggio del ragazzino di Torre Maura, in primis quello della sindaca Virginia Raggi. Qualcuno addirittura lo ha indicato come possibile leader della sinistra. Ma a mettere un freno a tutto questo interviene il padre di Simone, intervistato da Il Fatto Quotidiano.

    “Adesso non facciamogli montare la testa”, ha spiegato ridendo l’uomo, che poi però ha assunto toni più seri: “Qualcuno mi ha già contattato per coinvolgerlo nella politica, ma non vorrei che si creasse il problema opposto. Ho visto che alcuni sindacati gli hanno fatto i cartelli, tipo “Simone presidente”. Non va strumentalizzato: è bene che abbia visibilità il suo pensiero”.

    “La sinistra – ha proseguito – non può accontentarsi dell’eroe di turno. Oggi è Simone , ieri era Mimmo Lucano, l’altro ieri era il consigliere di Rocca di Papa. C’è la persona che scalda gli animi per qualche ora, ma non un vero lavoro di organizzazione”.

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    L’uomo, però, non si è detto preoccupato per possibili ripercussioni sul figlio, dopo l’esposizione contro CasaPound: “È stato intelligente, ha fatto quelle obiezioni in favore di telecamera, così nessuno poteva fargli niente. Ma in generale sono abbastanza tranquillo”.

    “Sono orgoglioso, è mio figlio – ha continuato – e mi fa pensare di aver seminato bene. Non sapevo che sarebbe passato da via Codirossoni, non mi ha detto niente. L’ho scoperto quando hanno iniziato a mandarmi il video su Whatsapp facendomi i complimenti. Quando l’ho rivisto ero commosso, non sono riuscito a dirgli nulla. Gli ho dato un bacio”.

    Il padre di Simone ha precisato che il ragazzino di Torre Maura non ha mai fatto politica: “Se vorrà in futuro non lo so, gli consiglierò di restare sempre coerente”.

    Sul suo quartiere, poi, l’uomo ha spiegato: “Quelli che davano i calci ai panini sono tutti ragazzi che ho visto crescere e che purtroppo non potevano non avere che quell’indirizzo. La situazione familiare è quella che è”.

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