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    Nuova pandemia 2021: “La febbre gialla dopo il Covid”. Parola di Bassetti

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 14 Dic. 2020 alle 18:43

    Bassetti avverte: “Dopo il Covid la prossima pandemia sarà di Febbre gialla”

    Mentre il mondo è ancora alle prese con l’epidemia di Covid, c’è chi già pensa alla prossima pandemia, che questa volta potrebbe essere causata dalla Febbre gialla. Ne è convinto l’infettivologo Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie Infettive dell’Ospedale San Martino di Genova, che sul suo profilo Facebook ha spiegato quali potrebbero essere i pericoli a cui stare attenti nei prossimi anni. Bassetti ha prima di tutto messo in guardia dall’abuso degli antibiotici, che “sono diventati negli anni alleati delle infezioni batteriche”. Secondo l’esperto “L’antibiotico-resistenza rischia di compromettere un quadro clinico grave e dà una grossa mano all’infezione data dal virus. Questa è già oggi una pandemia batterica che porterà, se non interverremo, a 10 milioni di morti nel 2050”.

    Poi, ha sottolineato i pericoli della globalizzazione: “Il fatto che nel mondo attuale gli spostamenti siano sempre più semplici, economici e veloci, che le persone siano sempre più interconnesse, ha una contropartita. Perché aumenta la possibilità di diffusione dei microbi, come è accaduto agli albori dell’epidemia causata dal SARS-CoV-2, che il giorno prima era in Cina e il giorno dopo in Germania o in chissà quale altra parte del mondo”. La sovrappopolazione e l’erosione degli ambienti naturali, invece, “porta le persone a condividere i medesimi spazi con animali che potrebbero essere infetti, aumentando la probabilità che un virus o altro microbo faccia il salto di specie, arrivando fino a noi”.

    Infine, secondo Bassetti, c’è il cambiamento climatico. “Il rischio, per esempio, che in Italia, a causa del fenomeno della tropicalizzazione, possano diffondersi malattie tipiche di fasce climatiche differenti. È già successo con il virus del Nilo Occidentale, che può provocare malattie gravi del cervello. Oppure il virus chikungunya, trasmesso dalla zanzara tigre tipico di alcune aree tropicali è diventato , diventando addirittura endemico in un’area del Polesine. Per non parlare della febbre gialla in America Latina”. Bassetti quindi sottolinea: “A causa del cambiamento climatico, il suo vettore di trasmissione principale – un determinato tipo di zanzara – si sta diffondendo enormemente in tutto il mondo, spesso portando il virus con sé. La febbre gialla è una seria candidata per una futura pandemia”.

    Ma non è finita qui perché, come ricorda l’infettivologo, esiste “l’eziologia infettiva di molte malattie croniche e tumorali. Alcuni infarti, per esempio, se analizzati, hanno origine da infezioni trascurate. Anche molti tumori hanno una causa virale. Pensiamo al papilloma virus, che nella donna è spesso correlato al tumore della cervice uterina: il virus infetta i tessuti e causa la loro degenerazione”. L’esperto quindi conclude: “Mi piacerebbe dirvi, ora che il Covid-19 ha rubato la scena alle altre numerosissime realtà virali infettive, che sia lui il nostro unico problema. E che una volta sconfitto, saremo tranquilli. Mi piacerebbe davvero. Ma purtroppo non c’è nulla di più distante dalla realtà”.

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