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Ingroia nominato avvocato del presunto prestanome di Messina Denaro: “Accetto a una condizione”

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L'ex pm antimafia Antonio Ingroia oggi esercita la professione di avvocato. Credit: AGF

L’ex magistrato antimafia Antonio Ingroia, che oggi esercita la professione di avvocato, è stato nominato difensore di Massimo Gentile, l’uomo accusato di essere stato il prestanome del boss Matteo Messina Denaro durante la sua latitanza.

Ingroia, che si è dimesso dalla magistratura nel 2013 per candidarsi in politica, ha fatto sapere che ha accettato la nomina “con riserva”, a condizione che l’assistito “riesca a dare convincenti spiegazioni rispetto ai fatti apparentemente incontestabili che obiettivamente lo accusano”.

Gentile, 51 anni, architetto originario del Trapanese ma residente in Brianza, dove lavora come dipendente del Comune di Limbiate, è stato arrestato nei giorni scorsi con l’accusa di associazione mafiosa: secondo gli inquirenti, tra il 2007 e il 2017 avrebbe ceduto più volte la sua identità a Messina Denaro, permettendogli così di acquistare una Fiat 500 e una moto Bmw, di stipulare l’assicurazione sui due mezzi e di compiere operazioni bancarie”.

“Lo difenderò solo se il mio intervento potrà aiutare ad accertare la verità sulle coperture degli anni di latitanza di cui ha goduto lo stragista Matteo Messina Denaro”, ha precisato Ingroia all’Ansa. “Con lo stesso spirito anni fa offrii pubblicamente e provocatoriamente la mia difesa a Matteo Messina Denaro”.

“Mi trovo all’estero – prosegue l’avvocato – e quindi non ho potuto finora interloquire con Gentile personalmente, ma in modo indiretto, attraverso il codifensore Michele Melchiorre, ho appreso da lui e dai suoi familiari che sarà in grado di fornire le spiegazioni che lo scagioneranno”.

“Il dovere di un avvocato è di difendere comunque il proprio assistito, ma la coerenza con la mia storia e le mie idee mi impongono di difendere solo posizioni che ritengo difendibili”, conclude Ingroia, che per vent’anni – dal 1992 al 2012 – è stato sostituto procuratore di Palermo. “Valuterò nei prossimi giorni se confermare con convinzione o rinunciare alla nomina sulla base delle spiegazioni che potrà dare Gentile e delle verifiche conseguenti che svolgerò con l’ausilio dei miei collaboratori”.

LEGGI ANCHE: Il boss dei Casalesi Francesco Schiavone si è pentito: collaborerà con la giustizia

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