Firenze, esplosione al deposito Eni di Calenzano: trovati morti i 3 dispersi, ora le vittime accertate sono 5. E ci sono due feriti gravi
Firenze, esplosione al deposito carburanti Eni di Calenzano: le ultime notizie di oggi, martedì 10 dicembre 2024
Sale a 5 il numero dei morti accertati per l’esplosione al deposito carburanti Eni di Calenzano, in provincia di Firenze. Nel mattino di oggi, martedì 10 dicembre, sono stati trovati i corpi senza vita delle tre persone che ancora risultavano disperse, mentre si contano 27 feriti di cui due gravi.
I cadaveri sarebbero stati ritrovati nell’area della pensilina dell’area di carico dove ieri mattina, intorno alle 10.20, è avvenuta la deflagrazione. Per il loro riconoscimento servirà il test del Dna.
Le vittime accertate per ora sono i camionisti Vincenzo Martinelli, 51 anni, e Carmelo Corso, 57. Le tre persone che fino a poche ore fa risultavano disperse – due delle quali sono state trovate morte – sono invece Davide Baronti, 49 anni, Gerardo Pepe, 45, e Fabio Cirelli, 45 [LEGGI ANCHE: Chi sono le vittime dell’esplosione di Calenzano].
“Ci sono due feriti al centro grandi ustioni di Cisanello le cui condizioni sono molto preoccupanti. Ci sono poi altri 12 in ospedale”, ha fatto sapere stamattina il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.
Secondo quanto ricostruito, l’incidente si è verificato durante le fasi di carico del carburante su un’autocisterna. Ci sarebbe stata della perdita di liquido da un mezzo e una scintilla potrebbe aver innescato l’esplosione, che poi avrebbe coinvolte altre autobotti.
Il boato è stato avvertito in diverse zone di Firenze e dell’hinterland e la nube di fumo levatasi in cielo è rimasta visibile per molte ore a chilometri di distanza.
“Gli autisti che stavano per approssimarsi alla pensilina per il carico – ha riferito il governatore Giani – mi hanno raccontato che quanto avvenuto è successo per il difetto di modalità di carico di una delle autocisterne. Cosa ha determinato questo è da vedersi. Noi abbiamo avuto questo disastro terribile ma nessuna delle torri di deposito del carburante è stata toccata, perché sennò non so cosa sarebbe potuto succedere”.
La Procura di Prato ha aperto un fascicolo d’inchiesta contro ignoti per omicidio colposo plurimo. Tra le ipotesi, anche quelle di lesioni colpose aggravati dalla violazioni delle norme sulla sicurezza sul lavoro e disastro colposo. Il procuratore capo Luca Tescaroli punta a chiarire se ci siano state negligenze nel delicato lavoro di carico delle autobotti e ha già nominato alcuni medici legali e tre consulenti tecnici per accertare le cause dell’esplosione.
I sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno indetto per domani un presidio-manifestazione in piazza Vittorio Veneto a Calenzano al grido di “Basta morti sul lavoro”.