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“Ho ucciso la mia ragazza”: la confessione di Turetta in Germania. Nell’auto un altro coltello e una scheda prepagata

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La confessione di Turetta in Germania, nell’auto un altro coltello

“Ho ucciso la mia ragazza”: Filippo Turetta ha confessato l’omicidio di Giulia Cecchettin subito dopo essere stato fermato dalla polizia stradale in Germnia. I poliziotti, infatti, hanno registrato la frase nel verbale di fermo, anche se questo non avrà valenza nelle aule di giustizia.

Intanto è emerso che nell’auto di Turetta, una Punto nera, è stato trovato un secondo coltello, sequestrato insieme a tutti gli effetti personali del giovane. Un altro coltello da cucina, senza manico, era stato ritrovato nel parcheggio, nei pressi della casa di Giulia, dove è avvenuta la prima aggressione ai danni della vittima.

Turetta, quindi, potrebbe aver utilizzato un coltello nel parcheggio e una seconda arma nella zona industriale di Fossò, dove una telecamera di sorveglianza ha ripreso il momento in cui il 22enne aggredisce l’ex fidanzata.

Resta da capire, poi, lungo quale tragitto Turetta si sia mosso oltre il confine, quali tappe abbia fatto e dove abbia dormito e mangiato.

L’assassino aveva 300 euro in contanti e non risulta aver effettuato prelievi o pagamenti con il suo bancomat. Secondo quanto emerso dalle indagini, però, Turetta aveva attivo anche un account del sistema di pagamento PayPal con il quale è possibile versare denaro su carte ricaricabili. È possibile, dunque, che Turetta ne abbia fatto uso ed è quello che stanno tentando di capire gli inquirenti.

Gli investigatori stanno anche tentando di capire se Turetta abbia acquistato una sim card straniera per poter utilizzare un telefono o qualche altro device. “Non è da escludere che si tenesse informato su quanto veniva pubblicato” rivela un investigatore a La Repubblica.

Altri accertamenti riguardano un possibile transito in Repubblica Ceca e gli spostamenti nel dettaglio di Turetta, che riguardano anche i vestiti utilizzati e dove abbia dormito durante la sua fuga.

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