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Filippo Turetta avrebbe aggredito Giulia Cecchettin, un video ha ripreso la scena: “Mi fai male”. Mandato d’arresto europeo per lui

Immagine di copertina

Forse, una svolta c’è. Forse, la verità sulla scomparsa di Giulia Cecchettin e Filippo Turetta, indagato per tentato omicidio, potrebbe essere vicina. Gli inquirenti hanno acquisito infatti un video che mostrerebbe l’aggressione del ragazzo alla ex fidanzata. Le immagini sono state riprese dalle telecamere dell’azienda Christian Dior di via Quinta Strada, a Vigonovo. L’impianto ha ripreso l’aggressione subita dalla giovane 22enne, ex fidanzata di Turetta, sabato sera. Nelle immagini, pochi secondi catturati dalla videosorveglianza, si vedrebbe Turetta colpire a mani nude la giovane e poi caricare nella sua auto la studentessa, sanguinante.

C’è un mandato d’arresto europeo per lui. Il Mae (mandato d’arresto europeo) è stato firmato dalla Procura di Venezia in base agli esiti delle ricerche: l’auto di Turetta è stata avvistata l’ultima volta domenica alle 9.07 in località Ospitale di Cortina, in direzione Dobbiaco: non è escluso, quindi, che l’ex fidanzato di Giulia possa aver raggiunto e superato il confine con l’Austria. Il Mae è quindi necessario per estendere le ricerche del ragazzo, che risulta ora indagato per tentato omicidio (è una prima ipotesi, basata sul video).

L’aggressione è avvenuta sulla strada di Fossò, nelle vicinanze della quale sono state rinvenute alcune macchie di sangue e dei capelli, entrambi ora analizzati nei laboratori dei carabinieri del Ris per confrontarli con il Dna di Cecchettin. In zona è stato repertato anche lo scotch al quale erano attaccati i capelli.

Le immagini della telecamera mostrano l’ex fidanzato di Giulia colpire la ragazza a mani nude, tanto da farla cadere a terra, dove viene poi presa a calci. Giulia urla: “Mi fai male”. In un secondo momento, mentre i due si stanno spostando con l’automobile in un altro punto, la 22enne riesce a liberarsi e a lasciare il veicolo, ma viene poi raggiunta e colpita alle spalle “producendole, quale conseguenza della propria azione – si legge nelle carte degli inquirenti – ulteriori ferite e ulteriori copiosi sanguinamenti, che determinavano che la parte offesa rimanesse a terra apparentemente esanime mentre il Turetta caricava il suo corpo nella propria auto, allontanandosi dal luogo dei fatti e rendendosi immediatamente irreperibile”.

Per questo la procura di Venezia ha deciso di indagare formalmente il ragazzo con l’accusa di tentato omicidio e ha disposto una perquisizione – che va avanti da ore – nella sua casa di Torreglia, nel Padovano. I due ex fidanzati sono scomparsi da sei giorni e attualmente sono in corso ricerche e perlustrazioni in campi, canali e sul fiume Piave nelle strade del Trevigiano, attraverso le quali Turetta è transitato con la sua auto, una Fiat Grande Punto nera.

Identiche ricerche sono state compiute sulle arterie che il giovane ha passato nel tragitto, come stabilito dalle telecamere dei comuni sulle strade di Zero Branco. Le ispezioni si sono allargate a Maserada (Treviso), proseguendo verso Piancavallo, il lago di Barcis e la diga del Vajont. In mattinata sono ricominciate anche le battute lungo i sentieri delle Dolomiti di Sesto, una zona cara a Turetta che negli scorsi anni ci avrebbe passato alcuni periodi di vacanza.

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