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    Coronavirus in Italia, ultime notizie. Vaia (Spallanzani): “Aumento terapie intensive, anziani tema cruciale”. Il bollettino: superati i 300mila contagi

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 22 Set. 2020 alle 06:27 Aggiornato il 22 Set. 2020 alle 20:26

    Coronavirus in Italia, le ultime notizie di oggi

    CORONAVIRUS ITALIA ULTIME NOTIZIE – Sono 45.489 le persone attualmente positive al Coronavirus in Italia, che finora ha contagiato 300.897 cittadini, provocando 35.738 morti. Qui le ultime notizie sul Covid-19 nel mondo. Di seguito tutte le ultime notizie di oggi, martedì 22 settembre 2020, legate al Coronavirus in Italia, aggiornate in tempo reale.

    Ore 20,25 – Sileri: “Ridurre quarantena a 10 giorni” – “Noi sappiamo che l’incubazione è di 4-6 giorni, allora il settimo giorno fai il tampone e liberi la persona dalla quarantena. In linea di massima in 7 giorni tu dovresti diventare positivo, quindi diciamo che in 10 giorni, così sei più tranquillo, puoi liberare la persona dalla quarantena”. Così il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri sulla possibilità di ridurre la quarantena da 14 a 10 giorni.

    Ore 19,10 – Speranza: “6 mesi per vedere luce e poi vincere sfida” – “Sei mesi per vedere la luce”: è questa la previsione del ministro della Salute Roberto Speranza. Il ministro ha però precisato che tra sei mesi “non vuol dire che avremo sconfitto il virus”. Arriveranno le prime dosi del vaccino e le prime cure specifiche e “iniziare ad avere questi strumenti ci permetterà di essere meno sguarniti e indifesi. A marzo lo eravamo. Mi auguro di vedere la luce in sei mesi e poi vincere la sfida”.

    Ore 17,30 – Il bollettino di oggi – È di 45.489 persone attualmente positive (+410), 35.738 morti (+14), 219.670 guariti (+967), per un totale di 300.897 casi (+1.392), il bilancio della pandemia da Coronavirus in Italia emerso dal bollettino quotidiano diffuso dal ministero della Salute e dalla Protezione Civile. Dei 45.489 pazienti attualmente positivi, 2.604 sono ricoverati con sintomi (+129), 239 sono in terapia intensiva (+7) e 42.646 sono invece in isolamento domiciliare (+274). Rimangono stabili i nuovi casi giornalieri registrati (1.392 oggi contro i 1.350 di ieri) nonostante un aumento consistente dei tamponi: nelle ultime 24 ore infatti sono stati realizzati 87.303 test a fronte dei 55.862. La Regione che registra il maggior incremento dei casi è il Lazio con 238 nuovi contagi, seguito dalla Lombardia con 182 e dalla Campania con 156 nuovi casi. Il bollettino di oggi.

    Ore 16,35 – Record di casi nel Lazio, mai così tanti dall’inizio dell’epidemia – “Su oltre 9 mila tamponi oggi nel Lazio si registrano 238 casi di questi 141 sono a Roma e quattro i decessi. Numeri che non ci consentono di abbassare la guardia come diciamo da giorni. C’è una ripresa, anche se in un quadro completamente diverso: oggi prevalgono gli asintomatici e i cluster famigliari. Al momento non abbiamo situazioni di sofferenza nella rete, ma dobbiamo necessariamente mantenere alta l’attenzione”. Lo dichiara l’assessore alla Sanità della regione Lazio Alessio D’Amato. Quello registrato oggi è un vero e proprio record: dall’inizio dell’epidemia di Covid-19, infatti, non si erano mai registrati così tanti casi in un solo giorno.

    Ore 12.00 – Calabria, chiusi ambulatori ospedale Soverato – Sono state spese le visite ambulatoriali all’ospedale di Soverato (Cz) dopo che un’infermiera è risultata positiva al Coronavirus. La decisione è stata assunta stamani, avviando tutte le operazioni di sanificazioni dei locali. L’ospedale resta aperto per tutti i servizi diversi da quelli ambulatoriali, con le visite programmate che saranno prenotate nuovamente in futuro. Il Catanzarese resta uno dei territori più esposti al rischio del contagio nelle ultime ore.

    Ore 11.20 – A Roma apre un nuovo drive-in per i test rapidi – Pubblicata la procedura per l’abilitazione delle strutture sanitarie nel Lazio autorizzate all’esercizio dell’attività di diagnostica di laboratorio per l’esecuzione dei test rapidi antigenici.

    Ore 10.45 – Giorgio Armani: “Smettiamo di produrre troppo” – Armani, che il 26 settembre presenterà in tv la sfilata per la primavera/estate 2021, ha spiegato che il Covid ha cambiato la sua moda: “Parlerei di un’evoluzione necessaria. Mi sono concentrato sull’essenziale: di meno e meglio. La risposta immediata, in collezione, è una ricerca di leggerezza e libertà”.

    Ore 09.30 – Vaia (Spallanzani): “Aumento terapie intensive, anziani tema cruciale” – “Un elemento che osserviamo è un aumento delle terapie intensive dovuto essenzialmente a un aumento consequenziale dell’eta’ media e delle patologie concomitanti, soprattutto in persone anziane”. Lo afferma il direttore sanitario dello Spallanzani, Francesco Vaia, aggiungendo: “Ribadisco che il virus non ha pietà con i più fragili, gli anziani soprattutto. E’ un tema che ci siamo posti da tempo, ma ora bisogna intervenire rapidamente sia nel territorio, potenziando le cure domiciliari, sia nelle città, immaginando spazi della socialità che impreziosiscano ed evidenzino le enormi potenzialità degli anziani che in uno scambio generazionale possono dare grande slancio alla nostra società”.

    Ore 07.00 – Focolaio a Formia (Latina): 56 positivi – Focolaio di Coronavirus a Formia. Nella cittadina in provincia di Latina, sono stati effettuati 915 test rapidi, che hanno rilevato 56 casi di positività al Covid. Alcuni di questi contagi sono probabilmente legati al mercato ittico cittadino, dove nei giorni scorsi era scoppiato un focolaio. La Asl di Latina “di concerto con il sindaco di Formia, ha attivato un drive in provvisorio nell’area del mercato di Formia che proseguirà nelle giornate di domenica 20 e lunedì 21 settembre 2020”. La sindaca della città, Paola Villa, ha dichiarato: “Il Comune di Formia ha concordato con l’assessore regionale D’Amato e con il direttore della Asl di Latina Giorgio Casati l’organizzazione nei prossimi giorni di altri due appuntamenti per continuare con lo screening tramite drive in con test rapido”.

    CORONAVIRUS ULTIME NOTIZIE: COSA È SUCCESSO IERI

    Il bollettino della Protezione Civile – È di 45.079 persone attualmente positive (+981), 35.724 morti (+17), 218.703 guariti (+352), per un totale di 299.506 casi (+1.350), il bilancio della pandemia da Coronavirus in Italia emerso dal bollettino quotidiano diffuso dal ministero della Salute e dalla Protezione Civile. Dei 45.079 pazienti attualmente positivi, 2.475 sono ricoverati con sintomi (+110), 232 sono in terapia intensiva (+10) e 42.372 sono invece in isolamento domiciliare (+861). Diminuiscono nettamente i nuovi casi (1.350 oggi contro i 1.587 di ieri) a causa, come avviene sempre dopo il weekend, di una forte diminuzione dei tamponi effettuati: 55.862 test realizzati a fronte dei 85.428 di ieri. La Regione che registra il maggior incremento dei nuovi casi è la Campania con 243 nuovi contagi, seguita dal Lazio con 198 e dall’Emilia-Romagna con 116 casi.

    Speranza: “Tampone per chi arriva dalla Francia” – “Ho firmato una nuova ordinanza che estende l’obbligo di test molecolare o antigenico ai cittadini provenienti da Parigi e altre aree della Francia con significativa circolazione del virus”. Lo annuncia il ministro della Salute Roberto Speranza. “I dati europei – scrive su Facebook il ministro – non possono essere sottovalutati. L’Italia oggi sta meglio di altri Paesi, ma serve ancora grande prudenza per non vanificare i sacrifici fatti finora”.

    Cinque milioni di test rapidi nelle scuole: il piano – Un piano per i usare i test rapidi nelle scuole. Lo stanno elaborando al ministero alla Salute e porterebbe milioni di esami direttamente all’interno degli istituti. La possibilità di sapere quasi in tempo reale, cioè in circa 20 minuti, se un giovane è positivo al Coronavirus darebbe la svolta alla gestione dei casi sospetti. Martedì scorso il commissario, Domenico Arcuri, ha parlato con il Cts dell’idea di acquistare un alto numero dei test rapidi, circa 5 milioni. Nelle sue intenzioni servirebbero prima di tutto per gli aeroporti, dove si controlla chi arriva da Paesi considerati a rischio, cioè per ora da Croazia, Grecia, Spagna e Malta. Ma il ministro alla Salute, Roberto Speranza vuole appunto usare anche a scuola quel tipo di esami, che sono detti “antigenici”, perché rilevano attraverso la saliva la presenza della frazione di proteina della superficie del Coronavirus.

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