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    Covid, 23.232 nuovi casi e 853 morti: il bollettino del 24 novembre

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 24 Nov. 2020 alle 17:17 Aggiornato il 24 Nov. 2020 alle 21:06

    Coronavirus Italia, bollettino Protezione civile oggi 24 novembre: morti, contagi, guariti

    Ultime 24 ore
    • Nuovi casi 23.232 
    • Decessi 853
    • Tamponi effettuati 188.659
    • Guariti 20.837
    • Ricoveri in ospedale –120
    • Ricoveri in terapia intensiva 6
    I numeri della pandemia
    • Attualmente positivi 798.386
    • Casi totali 1.455.022
    • Decessi 51.306
    • Guariti 605.330
    • Ricoverati in terapia intensiva 3.816
    • Ricoverati in ospedale 34.577
    • In isolamento domiciliare 759.993

    853 morti in 24 ore: è il dato principale che emerge dall’ultimo bollettino sul Coronavirus in Italia diffuso dal Ministero della Salute e della Protezione Civile, illustrato dal Direttore Generale della prevenzione Giovanni Rezza nella conferenza stampa settimanale sull’analisi della situazione epidemiologica. 853 morti in un giorno, dunque, il dato più alto di decessi rilevato nel corso della seconda ondata, con 23.232 nuovi casi. Ieri erano erano stati registrati invece 22.930 nuovi contagi e 630 morti, a fronte di 148.945 tamponi. Tra ieri e oggi i tamponi effettuati sono stati 188.659, e cioè 40mila in più.

    798.386 persone attualmente positive (+1.537), 51.306 morti (+853), 605.330 guariti (+20.837), per un totale di 1.455.022 casi (+23.232): questi i dati completi resi noti oggi nel bilancio sull’epidemia di Covid in Italia. Dei 798.386 attualmente positivi, 34.577 (-120) sono ricoverati in ospedale, 3.816 (+6) necessitano di terapia intensiva, mentre 759.993 (+1.651) si trovano in isolamento domiciliare.

    “Oggi 188.659 tamponi ed è diminuita la proporzione di positivi sul totale dei tamponi. Però brutto dato dei decessi, 853, in aumento di 200 rispetto a ieri. Un numero purtroppo alto. Come sappiamo anche quando tendono a diminuire i nuovi casi grazie all’impatto delle misure prese gli indicatori che calano per ultimi sono proprio quelli relativi al sovraccarico delle terapie intensive e al numero dei decessi. C’è cauto ottimismo perché diminuiscono i positivi, controbilanciato da questi numeri sui decessi, sappiamo che gli effetti di questa lunga scia si vedranno per diverso tempo”, ha commentato Rezza al punto stampa al ministero della Salute.

    Sempre nel corso della conferenza stampa, il presidente del Consiglio di Superiore di Sanità Franco Locatelli ha sottolineato che oggi “il rapporto positivi-tamponi” è sceso a 12,31 per cento. “Si conferma una chiara riduzione della trasmissibilità. Le terapie intensive sono 6, i ricoveri 120. Indubitabilmente questi indicatori vanno nella riduzione sperata, e servono per trovare ulteriore motivazione a perseguire tutta la strategia messa a punto”, ha detto Locatelli. Quanto all’alto numero di decessi, “purtroppo continueremo ancora per qualche giorno a pagare un prezzo collegato a un periodo in cui il virus circolava in maniera più massiva“, ha aggiunto.

     

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