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Home » Cronaca

Coronavirus: il Gruppo Cimbali dona 10 ventilatori polmonari per la terapia intensiva

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Il Presidente Maurizio Cimbali: "Come azienda italiana fortemente radicata nel territorio, sentiamo la necessità e il dovere di sostenere il Servizio Sanitario Nazionale"

Coronavirus: il Gruppo Cimbali, eccellenza italiana nel settore del caffè, dona 10 ventilatori polmonari per la terapia intensiva al Servizio Sanitario Nazionale

Con questa donazione, del valore complessivo di circa 200.000 euro, l’azienda con sede a Binasco (Milano) desidera dimostrare la sua vicinanza alla comunità, sostenendo lo straordinario impegno compiuto da medici e operatori sanitari per contrastare l’pandemia di Covid-19.

“Il nostro Paese sta vivendo un periodo drammatico, sicuramente unico da parecchi decenni a questa parte – Ha dichiarato Maurizio Cimbali Presidente del Gruppo – Come azienda italiana fortemente radicata nel territorio lombardo, sentiamo la necessità, il dovere e l’impegno morale di sostenere il sistema sanitario e ospedaliero, che sta gestendo con un lavoro encomiabile questa emergenza, attraverso una donazione pari a 200 mila euro per l’acquisto di ventilatori polmonari per la terapia intensiva”.

Inoltre Gruppo Cimbali, che dal primo insorgere dell’emergenza ha messo in atto tutte le misure necessarie a tutelare la sicurezza di ogni dipendente e collaboratore, ha attivato una copertura assicurativa straordinaria che, in caso di infezione da Covid-19, garantirà un aiuto sia economico sia di assistenza post-ricovero.

“Come azienda famigliare – ha proseguito Maurizio Cimbali – riteniamo prioritaria la salute e sicurezza dei nostri collaboratori che anche in questi difficili momenti dimostrano grande passione e attaccamento al proprio lavoro. Per questo motivo abbiamo attivato una ulteriore copertura assicurativa in loro favore, oltre alle doverose misure di sicurezza interne già operative da settimane”.

Fondato nel 1912, il Gruppo Cimbali ha creato nel tempo di una rete che oggi coinvolge oltre 100 Paesi e 700 distributori.

Benché l’assetto sia diventato globale, lo spirito resta italiano, con con una forte presenza sul territorio: i tre stabilimenti produttivi in Italia presso Binasco (Milano), Ghisalba (Bergamo) e a Cappella Cantone (Cremona) producono ogni giorno, in media, 200 macchine.

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