Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Cronaca
  • Home » Cronaca

    Omicidio di Willy Monteiro, un video mette nei guai i fratelli Bianchi

    Di Carmelo Leo
    Pubblicato il 8 Set. 2020 alle 09:23 Aggiornato il 8 Set. 2020 alle 09:42

    Colleferro, omicidio di Willy Monteiro: un video inguaia i fratelli Bianchi

    Mentre proseguono a Colleferro, in provincia di Roma, le indagini sull’omicidio di Willy Monteiro Duarte, il ragazzo italo-capoverdiano di 21 anni morto dopo un pestaggio nella notte tra sabato 5 e domenica 6 settembre, sembrerebbe aggravarsi la posizione dei fratelli Marco e Gabriele Bianchi, due dei quattro ragazzi di Artena che hanno aggredito il giovane cuoco e i suoi amici e che ora sono in carcere con l’accusa di omicidio preterintenzionale in concorso, aggravato da futili motivi. Ci sarebbe infatti un video, girato dalle telecamere di sorveglianza all’esterno del pub “La Movida” e ora a disposizione dei carabinieri e della Procura di Velletri. Dalle immagini si potrebbe capire di più sulla dinamica che ha portato alla morte del piccolo Willy, ucciso mentre provava a difendere un compagno di scuola.

    Nel frattempo, a La Stampa e a Il Messaggero, ha parlato Alessandro Bianchi, 33 anni, fratello maggiore di Marco e Gabriele (24 e 26 anni). “Non dico che i miei fratelli siano santi – ha dichiarato -, hanno fatto stupidaggini, scazzottate. Hanno una loro comitiva, ma non sono i capi bulli di nessuno. Non potrei mai pensare che abbiano ucciso e infierito su un ragazzetto come Willy, che lo abbiano addirittura colpito quando lui era a terra, tutti contro uno. Io so che non può essere così”. Alessandro si dice “convinto che venga dimostrato che il colpo mortale non l’hanno sferrato loro”, ovvero i suoi fratelli, che anzi “uno come Willy probabilmente l’avrebbero difeso. Facevano palestra, si pavoneggiavano, ma era tutta apparenza”. Quella sera, ha concluso Alessandro Bianchi, “Gabriele e Marco sono venuti da me, al locale, erano inferociti con gli altri due, dicevano ‘Hanno fatto un casino’. Non dico che non c’entrano niente ma io sono sicuro che i miei fratelli non hanno ucciso nessuno”.

    Per la giornata di oggi sono previsti gli interrogatori di garanzia, a Rebibbia, per i quattro fermati. Ai fratelli bianchi, infatti, si aggiungono Francesco Belleggia, 23 anni, e Mario Pincarelli, 22. Non è ancora chiaro se i quattro collaboreranno con le forze dell’ordine, o se sono pronti a scaricarsi a vicenda la responsabilità dell’omicidio di Willy Monteiro. Nei loro confronti, ormai da due giorni, in Italia si è scatenato un putiferio: le loro pagine Facebook sono costellate di minacce di morte e di vendetta. I fratelli Bianchi, specifica Il Corriere della Sera, hanno alle spalle anche due denunce per rissa, che però non sono ancora arrivate a processo. Nella rissa con Willy e i suoi amici, altri due ragazzi sono rimasti feriti: hanno una prognosi di dieci giorni. Le indagini si concentrano anche su un quinto complice, che quella sera era alla guida del Suv: dai primi rilievi, sembra che si sia limitato a questo, senza avere alcun ruolo attivo nel pestaggio.

    Leggi anche: 1. Colleferro, uno degli aggressori ha condiviso un video “satirico” dopo la morte di Willy Monteiro / 2. Chi difende Willy? Se a uccidere un bianco fossero stati 4 neri sarebbe scoppiato il finimondo (di Giulio Cavalli) / 3. “Vi prego basta, non respiro più”: la testimonianza di una donna che ha visto morire Willy / 4. Dal culto per le arti marziali ai precedenti per spaccio: chi sono gli aggressori di Willy Monteiro /

    5. “Sognava di diventare come Totti”: chi era Willy, il 21enne ucciso dal branco a Colleferro/ 6. Quel gesto vigliacco e codardo: infierire sul corpo di Willy quando era già in terra (di Lara Tomasetta) / 7. Omicidio Colleferro: uno degli aggressori di Willy Monteiro insegnava arti marziali ai bambini | VIDEO / 8. “Vi prego basta, non respiro più”: la testimonianza di una donna che ha visto morire Willy

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version