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    “Scomparite, non potete vivere nel mio stesso palazzo”: perseguitava da anni una coppia gay, arrestato 28enne a Catania

    Di Carmelo Leo
    Pubblicato il 9 Giu. 2020 alle 14:48

    Catania, insulta i vicini gay e li aggredisce con manganello: arrestato

    Un 28enne di Catania è stato arrestato e posto ai domiciliari per “atti persecutori” nei confronti di una coppia gay che abita nello stesso palazzo. Per due anni l’uomo ha reso un vero e proprio inferno la vita dei due vicini di casa: non solo insulti omofobi, ma vere e proprie aggressioni. Ha iniziato avvelenando le loro piante sul balcone, è passato poi a staccare la corrente elettrica, danneggiare la loro automobile, mettere la musica a volume altissimo a qualsiasi ora del giorno. Infine, lo scorso 20 febbraio, ha aggredito uno di loro colpendolo con un manganello. Non lo aveva scoraggiato neanche un ammonimento della Questura: troppo era lo “sdegno” del 28enne per quei vicini che “non meritavano” di abitare nel suo stesso condominio. Alla fine però per lui è arrivato l’arresto, eseguito dai carabinieri. L’uomo, adesso, sconterà i domiciliari in un’altra abitazione, lontano dai suoi vicini.

    In questi due anni l’obiettivo dell’uomo era quello di indurre i due vicini di casa, entrambi trentenni, a trasferirsi altrove. In diverse occasioni, per perseguire il suo scopo, aveva disturbato anche gli altri abitanti del palazzo, ad esempio spostando continuamente i mobili. “Dovete scomparire – urlava spesso il 28enne ai due vicini, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti – non siete persone adatte a vivere nel condominio, ve ne dovete andare”. Nei mesi scorsi, per il troppo stress, una delle due vittime aveva addirittura lasciato l’appartamento per tornare a vivere con la madre. Prima ancora, c’era stata l’aggressione con il manganello. Il 28enne li aveva aspettati davanti all’ingresso del condominio e poi, dopo averli insultati, aveva colpito uno dei due provocandogli diverse lesioni: un’infrazione della quinta e della settima costola sinistra, un trauma cranico non commotivo ed escoriazioni multiple. Adesso, dopo l’arresto, la coppia gay potrà tirare un sospiro di sollievo.

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