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Home » Cronaca

Aperta la Helpline di CRO Cyber Rights Organization: linea diretta e database europeo sulla violenza contro le donne

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Ufficialmente attivata la Helpline di CRO Cyber Rights Organization pensata per le vittime di violenza online: “Una linea diretta tra le attività di assistenza legale e tecnica informatica del nostro team di esperti e le vittime di cyber crime, di tutta Europa”, spiega la Direttrice Annachiara Sarto. 

La helpline di CRO 

Il cybercrime ha molte facce: l’image based sexual abuse, la sextortion, la diffusione non consensuale di materiale intimo, scam finanziari, cyberstalking. L’idea della Helpline nasce per permettere alle molte vittime di entrare in contatto direttamente con il centro di assistenza di CRO Cyber Rights Organization per essere seguite e tutelate dallo staff IT e legale di CRO. Un altro importante step nella lottfa contro il cyber crimine internazionale messo a segno dall’organizzazione internazionale con sede all’Aia, in Olanda, guidata dai mastermind Andrea Baggio e Juan Ricardo Palacio, Ceo di ReputationUP e HelpRansomware, coadiuvati dalla ricercatrice ed attivista Silvia Semenzin, capo del dipartimento advocacy di CRO e dalla direttrice dell’organizzazione Annachiara Sarto.

Spiega la ricercatrice Silvia Semenzin, “grazie a questa Helpline, saremo in grado di aiutare direttamente le persone che ci contatteranno per ricevere assistenza a seguito di un reato digitale che ha violato la loro libertà e la loro dignità online”.

Si tratta infatti di un semplice format presente nel sito della Cyber Rights Organization, intuitivo e veloce, in cui la vittima è in grado di notificare agli avvocati e ai tecnici informatici di CRO, in forma anonima, il tipo di reato o violenza in cui è stato coinvolto. “A tal fine abbiamo predisposto anche la possibilità per la vittima di fare un upload file per la condivisione diretta di materiale utile alle operazioni di affiancamento che CRO va a fare con le vittime di reato digitale”, continua Andrea Baggio che vanta, assieme a Juan Ricardo Palacio, una ventennale esperienza nel settore della reputazione online e della cyber sicurezza aziendale e governativa.

Uno sguardo alla violenza online contro le donne

Una spallata al cyber crimine per ristabilire concretamente l’importanza che le tematiche dei cyber rights – i diritti fondamentali dell’uomo in qualsiasi tipo di ambiente digitale – devono ricoprire a livello nazionale ed europeo. Sono sempre più scoraggianti i numeri che tratteggiano le molteplici forme di violenza digitale. Secondo uno studio condotto da McGlynn e Rackley, della Birmingham university, ad esempio, su 1160 casi analizzati di diffusione non consensuale di materiale intimo, erroneamente detto Revenge Porn, solo l’11% degli abusi denunciati hanno portato all’incriminazione dell’autore, il 7% ad un ammonimento da parte della polizia, il 5% ad una risoluzione comunitaria, mentre nel 61% dei casi non è stata intrapresa nessuna azione.

“Partiamo da quel 61%. Siamo orgogliosi di poter aiutare le donne e gli adolescenti vittime di cyber crime a trovare un sostegno immediato”, conclude la direttrice Annachiara Sarto “Pensiamo infatti che questa Helpline, oltre che ad essere un concreto aiuto in questi termini, sia anche un importante contenitore di storie e testimonianze che ci aiuteranno a sviluppare metodologie sempre nuove sul fronte del contrasto della violenza online”.

Un grande database europeo

CRO Cyber Rights Organization si prefigge anche l’obiettivo di categorizzare ed elaborare in maniera anonima le segnalazioni e le richieste d’aiuto, dando il via ad uno dei più grandi database europei sui seguenti reati online: protezione dei bambini online, violazione GDPR, cyber bullying, online gender-based violence come hate speech, doxing, deep fake porn, sextortion, cyberstalking, catfishing, furto d’identità e scam finanziarie.

Annachiara Sarto, direttrice di CRO Cyber Rigts Organization: “Metteremo al servizio delle vittime di cyber crimine la più imponente macchina europea di assistenza, sia sul fronte legale, sia sul fronte IT. Finalmente, un autorevole argine che rimetterà al centro i cyber rights e i diritti umani digitali dei cittadini e delle cittadine in tutti gli Stati”.

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