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Vicenza, uccide il suo cane gettandolo nel lago con una pietra al collo: condannato

Immagine di copertina

Sei mesi di reclusione, con sospensione della pena, commutata in una multa di 6750 euro. La condanna riguarda un uomo di Vicenza che ha ucciso il proprio cane, un pitbull femmina. A dare per prima la notizia del terribile gesto è stata la Lav locale (Lega anti vivisezione).

Una vicenda che ha origine già qualche mese fa. Secondo quanto racconta l’associazione animalista, infatti, il 9 marzo 2018 alcuni operai che stavano lavorando in una cava di Sandrigo avevano trovato ai bordi di un laghetto artificiale i resti del cane in avanzato stato di decomposizione.

Un’immagine macabra, come hanno raccontato gli stessi operai. L’animale aveva il cranio deformato, una cinghia con un grosso sasso al collo, per impedire al pitbull di risalire dalle acque.

La Procura di Vicenza ha subito aperto un’indagine. Gli inquirenti sono riusciti a risalire al proprietario del cane, un uomo residente a Lusiana Conco, e individuato grazie al microchip presente sull’animale.

Ad incastrarlo anche i tabulati telefonici, e così per lui è scattata la condanna. “Ringraziamo la Procura di Vicenza e l’Arma dei carabinieri — ha dichiarato Piera Costa, responsabile della Lav di Vicenza — per l’accuratezza e la tenacia con cui sono state condotte le indagini. Anche considerata la sospensione della pena, l’associazione valuterà se procedere con una richiesta civile di risarcimento dei danni, in qualità di parte offesa”.

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