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Home » Ambiente

Quanto è verde il tuo albero di Natale?

Immagine di copertina
Credit: REUTERS/Fabrizio Bensch

Se l’usanza dell’albero non viene messa in discussione, ad accendere il dibattito già da alcuni anni, è una domanda ben precisa, che riguarda l’impatto ambientale dell’albero natalizio: è più ecologico quello vero o quello finto?

L’albero di Natale è una tradizione irrinunciabile per la quasi totalità delle famiglie italiane: l’85 per cento, secondo i dati diffusi da Coldiretti, lo addobberà anche quest’anno, facendo splendere le luci e diffondere l’atmosfera natalizia nelle case. Se l’usanza dell’albero non viene messa in discussione, ad accendere il dibattito già da alcuni anni, è una domanda ben precisa, che riguarda l’impatto ambientale dell’albero natalizio: è più ecologico quello vero o quello finto? La risposta, che potrebbe sembrare scontata, in realtà non lo è. Molti infatti ritengono che i modelli sintetici siano più ecologici, in quanto la loro scelta evita di abbattere alberi veri, che quasi certamente morirebbero, salvaguardando in questo modo le foreste. Ma la questione non è così semplice, e la risposta su quale sia la versione più “green” dipende da una serie di fattori: da quanto l’albero abbia viaggiato, da quanta energia è stata utilizzata per produrlo, e da come viene smaltito o riutilizzato dopo le feste.

S&D

Attualmente, la maggioranza degli italiani (il 63 per cento) sceglie l’albero di plastica, spesso recuperato dalla cantina. Ad optare per un albero naturale, invece, sono quest’anno quasi 3 milioni di famiglie, come emerge  dall’indagine Coldiretti/Ixè presentata all’inizio di dicembre. Un numero comunque in crescita, secondo Confagricoltura, che segnala “un aumento continuo delle richieste”.

L’albero sintetico ha il vantaggio di essere molto pratico e di poter essere utilizzato per più anni di seguito, senza la necessità di acquistarne uno nuovo ogni anno. Ma se questi elementi possono farlo apparire una soluzione più “verde”, la realtà è ben diversa: spesso questi alberi sono realizzati in materie plastiche, Pvc e polietilene, e provengono dall’Asia, in particolare dalla Cina, e questo comporta emissioni dovute al trasferimento. Secondo dati Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) un albero artificiale di due metri ha un impatto pari a circa 40 chilogrammi di emissioni di gas serra. Di questi, il 66 per cento è dovuto all’uso di petrolio, il 25 per cento alla sua lavorazione e il restante 9 per cento al trasporto. Inoltre, gli alberi finti impiegano più di due secoli prima di degradarsi nell’ambiente. Come sottolineato dal New York Times già diversi anni fa, un abete artificiale dovrebbe essere riutilizzato per più di 20 anni per essere più ecologico rispetto all’acquisto annuale di uno appena tagliato. L’albero naturale è quindi la soluzione più “eco-friendly”? Anche qui bisogna considerare una serie di elementi.

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