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Home » Ambiente

Uccidono “Rafiki”, il capo dei gorilla di montagna. Bracconieri rischiano ergastolo

Immagine di copertina
Uganda Wildlife Authority

Un gruppo di bracconieri in Uganda ha ucciso Rafiki, uno dei più famosi gorilla di montagna del paese. Stando a quanto riportato dalla BBC, i cacciatori rischiano adesso l’ergastolo o una multa di 5,4 milioni di dollari grazie ad una legge approvata lo scorso anno sulla protezione della fauna selvatica.

I gorilla di montagna sono una specie in via d’estinzione e ne rimangono poco più di mille unità. A condurre le indagini sono stati gli agenti dell’Uganda Wildlife Authority (Uwa) in seguito alla rivelazione di un rapporto post mortem che aveva stabilito le cause della morte dell’animale, colpito al cuore da un oggetto contundente.

Uccidono gorilla di montagna, la confessione dei bracconieri

Scrive la BBC che uno degli accusati ha “confessato di aver ucciso il gorilla per autodifesa”, dopo essere stato attaccato dall’animale mentre stavano cacciando altri animali all’interno del Bwindi Impenetrable National Park.

L’UWA ha commentato la morte di Rafiki come “un duro colpo” in quanto l’esemplare era il capo di un branco composto da 17 altri membri e la sua morte “lascia il gruppo in uno stato di instabilità rendendo viva la possibilità di distruzione dello stesso”, come commentato da un portavoce dell’UWA alla BBC. Inoltre, spiega lo stesso responsabile dell’UWA: “Senza leadership il branco potrebbe finire nelle mani di un gorilla selvaggio” che potrebbe condurre il gruppo lontano dal contatto umano e tutto ciò potrebbe riflettersi sul turismo che in Uganda si basa anche sulle visite guidate nei territori dei gorilla di montagna.

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