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Home » Ambiente

Allarme inquinamento a Istanbul: il mar di Marmara è invaso dalla mucillagine

Immagine di copertina
Mar di Marmara Credits: ANSA

Da diversi giorni i porti, le spiagge ed estese porzioni delle acque superficiali del mar di Marmara, dove si affaccia Istanbul in Turchia, sono ricoperti da ampi strati di mucillagine marina, una sostanza grigiastra e vischiosa risultato della reazione delle alghe all’eccessivo inquinamento e alle temperature più alte della norma.

S&D

Questa invasione di mucillagine sta danneggiando la vita marina e il settore ittico e secondo gli esperti sarebbe la più grande mai registrata nella storia: sabato il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan ha annunciato iniziative per provare a eliminare la fastidiosa schiuma grigiastra e per impedire che proliferazioni simili accadano in futuro.

La comparsa della mucillagine degli ultimi giorni sta creando preoccupazione in tutte le comunità locali che si affacciano sul mar di Marmara, che separa il mar Nero, a nord, dal mar Egeo, a sud. Spessi strati di questa sostanza gelatinosa stanno intasando i motori e le reti delle barche e impedendo ai pescatori di lavorare liberamente; alcuni sommozzatori hanno osservato che molti pesci e altri animali sono già morti per soffocamento.

Erdoğan ha dato la colpa dell’eccezionale proliferazione di mucillagine allo scarico nel mare di liquami non trattati e all’aumento delle temperature dovuto ai cambiamenti climatici, e ha detto che se il fenomeno dovesse estendersi anche al mar Nero “il problema sarà enorme”. Nel frattempo ha mobilitato una squadra di 300 persone per analizzare le possibili fonti di inquinamento e stabilire le prossime strategie da adottare, promettendo di “salvare i nostri mari da questa calamità”. Il professore di biologia marina dell’Università di Istanbul, Bayram Ozturk, ha definito l’enorme invasione di mucillagine di questi giorni “una catastrofe”.

La mucillagine è una sostanza vischiosa prodotta dalle piante per assorbire e trattenere l’acqua, permettendo di resistere alla siccità. Nel caso di quella che si è accumulata nel mare di Istanbul, e che in quantità minori è osservata da anni nel Mediterraneo, è però prodotta dalle alghe marine quando sono troppo ricche di nutrienti, a causa dell’inquinamento o delle acque troppo calde. Di per sé non è dannosa, ma può ospitare batteri e virus in grandi quantità, e quando prolifera in maniera eccessiva crea grossi problemi alla vita marina, proprio come sta accadendo nel mar di Marmara.

In Turchia la prima grossa proliferazione di mucillagine venne individuata nel 2007, e secondo Muharrem Balci, professore di biologia dell’Università di Istanbul, la situazione è peggiorata in maniera progressiva negli ultimi 40 anni: quando le alghe crescono “in maniera smisurata, come hanno fatto quest’anno”, impediscono al sole di filtrare attraverso l’acqua e provocano una scarsità di ossigeno per i pesci e gli altri animali marini, ha spiegato Balci ad Al Jazeera.

A causa della mucillagine diverse specie sono a rischio di sopravvivenza, incluse ostriche, cozze e stelle marine: secondo Ozturk il problema continuerà a riproporsi a meno che non si intervenga con nuovi investimenti per trattare e purificare l’acqua di scarico in maniera più efficiente.

Il ministro per l’Ambiente turco, Murat Kurum, ha detto che tra i gli obiettivi del governo c’è quello di ridurre i livelli di azoto nell’acqua del mare del 40 per cento, un intervento che secondo gli esperti potrebbe contribuire a riportare le acque alla loro condizione precedente. Kurum ha annunciato inoltre l’intenzione di trasformare l’intera area del mar di Marmara in un’area protetta per ridurre l’inquinamento e ha detto di voler migliorare gli impianti di gestione delle acque reflue delle città della costa. In più, ha invitato le ong e i residenti delle comunità interessate dal problema a partecipare a una massiccia operazione per ripulire le acque, avviata a partire da martedì.

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